19 giugno 2018 ore: 14:19
Immigrazione

L'invasione che non c'è: nel 2018 gli sbarchi diminuiti del 77%

Dal primo gennaio al 18 giugno i migranti arrivati via mare sono stati 15.610, contro gli oltre 60 mila dello stesso periodo del 2017. Sono soprattutto tunisini, eritrei, sudanesi e nigeriani. In calo anche le richieste d'asilo e il numero di coloro che sono ospitati nei centri di accoglienza. I dati dell'Ismu
Sbarchi. Barcone e uomo della capitaneria di porto

MILANO - Nel 2018 gli sbarchi sulle coste italiane sono calati del 77%. Dal 1° gennaio al 18 giugno 2018 i migranti arrivati via mare sono stati infatti 15.610, contro gli oltre 60 mila dello stesso periodo del 2017. Il 14% sono minori non accompagnati. È quanto emerge da un report della Fondazione Ismu, rilanciato oggi alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato. Tra i migranti sbarcati, prevalgono i tunisini, quasi 3 mila persone, seguiti da eritrei, sudanesi e nigeriani. La naturale conseguenza del calo di arrivi è la diminuzione delle richieste d'asilo, scese a 28 mila, il 52% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 

Nel primo semestre del 2018, a oltre 15 mila migranti è stata concessa una forma di protezione. Prevalgono nel nostro Paese le concessioni di protezione umanitaria, che hanno rappresentato il 28% degli esiti (oltre 11mila casi) tra le 40mila domande esaminate fra gennaio e maggio 2018. Sono stati 2.600 i migranti che hanno ottenuto lo status di rifugiato (6,5% del totale), e 1.634 hanno ricevuto la protezione sussidiaria (4%). Non è stata riconosciuta alcuna forma di protezione a oltre 24 mila migranti.

Lo status di rifugiato è concesso soprattutto a donne e minori. I dati del 2017 consentono di individuare alcune caratteristiche dei rifugiati: rispetto alla media, lo status di rifugiato registra un valore più alto tra le donne (25%), tra i minori di 13 anni (36%) e tra gli ultrasessantacinquenni (34%, anche se in numero assoluto si tratta di soli 90 casi). Relativamente alle nazionalità, lo status di rifugiato è concesso soprattutto a siriani (93%), somali (37%), eritrei (26%) e iracheni (25%). Si sta riducendo anche l’impatto degli sbarchi sul sistema di accoglienza italiano: se al 31 dicembre scorso risultavano presenti 183 mila migranti (il dato più elevato degli ultimi anni), a fine maggio di quest’anno le presenze sono scese a 167.739. (dp)

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