L’Italia cresce grazie agli stranieri. Oltre 100 mila i nuovi nati
Immigrazione: Milano, 2007 Ospedale Mangiagalli: neonati, figli di immigrat
ROMA - Cresce la componente straniera in Italia, un aumento dovuto non solo agli iscritti dall’estero ma anche ai nuovi nati da genitori non italiani che nel 2012 raggiungono quasi le 80 mila unità (il 15 per cento del totale delle nascite in Italia). Se poi a questi si aggiungono i figli nati da coppie miste si arriva a poco più di 107 mila nati da almeno un genitore straniero. Lo sottolinea il XXIII rapporto Immigrazione 2013 di Caritas-Migrantes presentato oggi a Roma.
Lo studio evidenzia che all’inizio del 2013 gli immigrati erano 4.387.721 (7,4 per cento sul totale della popolazione italiana) con un incremento di oltre 334 mila unità (+8,2 per cento) rispetto all’anno precedente. Nello specifico, l’incremento degli stranieri residenti è dovuto al crescente volume delle nascite di bambini stranieri e al numero di iscritti dall’estero. Nel 2012, infatti, nonostante si sia registrata una diminuzione del 9,3 per cento degli iscritti dall’estero rispetto al 2011, il numero è stato comunque pari ad oltre 321 mila persone.
Ad aumentare sono soprattutto le donne immigrate che oggi costituiscono il 53 per cento degli oltre 4 milioni e 300 mila stranieri residenti in Italia anche grazie alle varie regolarizzazioni che hanno certamente favorito l’emersione di una rilevante quota di lavoratrici impiegate nel settore domestico. Relativamente alle provenienze, l’immagine che si ottiene all’inizio del 2013 è simile a quella degli ultimi anni quando, tra gli stranieri, i cittadini romeni sono la principale collettività immigrata con un numero che si avvicina al milione di residenti pari al 21 per cento del totale. Gli altri cittadini comunitari, invece, hanno percentuali molto più basse che non superano il 2,4% della Polonia. Sul totale, in Italia ogni 10 cittadini stranieri residenti circa 3 sono comunitari.
I cittadini non comunitari, al primo gennaio del 2013 sono invece risultati 3.764.236, di cui il 49,3 per cento donne e il 24,1 per cento minori. Sopra le 450 mila presenze si trova prima l’Albania e, a breve distanza, il Marocco. Seguono altre storichecollettività di stranieri che, nell’ordine, sono quella cinese, l’ucraina, la filippina ela moldava. Le prime cinque nazionalità rappresentano oltre il 50 per cento del totale deicittadini stranieri in Italia.La distribuzione regionale conferma un dato ormai storico, che vede il 61,8 per cento degli immigrati nel Nord, il 24,2 per cento nel Centro e il 14 per cento nel Sud e nelle Isole. La Lombardiasi conferma la regione con il maggior numero di presenze (23,4 per cento), seguita dalVeneto (11,1 per cento), dall’Emilia Romagna (11,1 per cento) e dal Lazio (10,9 per cento).
Tra il 2011 e il 2012 si è registrata una leggera ripresa dei matrimoni misti, in cui uno o entrambi gli sposi è di origine straniera (pari a 30.724 nozze): sono state celebrate oltre 5 mila unioni in più rispetto all’anno precedente pari a circa il 15 per cento del totale dei matrimoni officiati in Italia (207.138). Generalmente, i matrimoni misti riguardano in larga misura coppie in cui la sposa o lo sposo provengono da un paese a forte pressione migratoria. Gli uomini italiani che nel 2012 hanno sposato una cittadina straniera hanno, nel 17,4 per cento dei casi, una moglie di nazionalità romena, nel 10,9 per cento ucraina e nel 7,2 per cento brasiliana. Le donne italiane che hanno sposato un cittadino straniero, invece, hanno scelto più spesso uomini provenienti dal Marocco (15 per cento) e dall’Albania (7,8 per cento). Anche i nati da entrambi i genitori stranieri sono aumentati nel 2012 raggiungendo quasi le 80 mila unità (il 15 per cento del totale delle nascite in Italia). Se poi a questi si aggiungono i figli nati da coppie miste si arriva a poco più di 107 mila nati da almeno un genitore straniero (il 20,1 per cento del totale delle nascite in Italia nel 2012).Al primo posto per nazionalità delle madri straniere per numero di figli messi almondo vi sono le madri romene (19.415 nati nel 2012), seguite dalle madri marocchine (12.829), dalle albanesi (9.843) e dalle cinesi (5.593). Se Francesco e Sofia sono i nomi più frequenti dei nati da genitori italiani, la fantasia aumenta nel caso dei nomi assegnati a nati stranieri e così i primi tre nomi maschili più frequenti sono Adam, Rayan e Mohamed mentre i primi tre femminili sono Sara, Sofia e Malak. L’origine etnica è determinante nella scelta di un nome caratteristico del paese ospitante o meno. La comunità cinese è, infatti, quella che in assoluto predilige nomi tipicamente italiani mentre è raro trovare nomi italiani per i figli di genitori. (ec)