La Commissione europea sollecita gli stati membri a investire contro la povertà infantile
Concorso 'Scatti di povertà'. ...freddo di Laura Giarrusso (finalista)
Il problema della povertà infantile è legato a quello della dispersione scolastica che a livello nazionale è pari al 12,3% e si verifica particolarmente nelle zone periferiche delle città di Bari, Napoli, Palermo e Calabria. Non presentano variazioni le condotte delinquenziali, spesso legate a situazioni di disagio: dal 2007 al 2011 il numero di minorenni presenti all’interno di istituti penali ammonta a 505 giovani, per il 95% di sesso maschile, di origine italiana 65%. Cresce la percentuale rispetto al 2009 di bullismo all’interno delle scuole. In Europa oltre 25 milioni di bambini vivono in condizioni di povertà (1 su 4), senza alcun mezzo di sostentamento o in famiglie dove entrambi i genitori sono disoccupati. Come afferma la commissione, gli investimenti sul sociale sono necessari per riuscire ad uscire dalla crisi.
Nelle raccomandazioni diramate da Làszlò Andor (commissario per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione) sono elencati alcuni pilastri fondamentali intorno ai quali bisogna combattere la povertà infantile: sostenere politiche per i genitori che facilitino il loro accesso al lavoro; accesso garantito a servizi di qualità e a prezzi accessibili; investire in istruzione ed educazione per dare a tutti uguali opportunità, politiche edilizie e urbanistiche a dimensione di bambino; maggiore partecipazione dei bambini e dei giovani anche utilizzando i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. A Milano dal 13 al 15 novembre si svolgerà una conferenza della rete europea Eurochil, dal titolo “Building an inclusive Europe – the contribution of children’s participation”, che sarà organizzata dalla fondazione L’albero della vita in collaborazione con l’autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza, il comune di Milano e alcune organizzazioni del terzo settore italiano membri delle reti Eurochild e Pidida.