7 aprile 2015 ore: 12:38
Giustizia

La Corte di Strasburgo condanna l'Italia: "Nella Diaz fu tortura"

Quattordici anni dopo (era la notte del 21 luglio 2001), la Corte europea dei diritti umani condanna l'Italia per le violenze perpetrate dalla polizia nella scuola, durante il G8 di Genova. Disposto un risarcimento di 45 mila euro per Arnaldo Cestaro, che all'epoca aveva 62 anni
Roberto Arcari/Contrasto - Genova, 22 Luglio 2001. Scuola Diaz Genova, 22 Luglio 2001. Scuola Diaz

Genova, 22 Luglio 2001. Scuola Diaz. Foto: Roberto Arcari/Contrasto

Genova, 22 Luglio 2001. Scuola Diaz. Foto: Roberto Arcari/Contrasto
ROBERTO ARCARI / CONTRASTO

- ROMA - "La Corte ha riscontrato una violazione dell''articolo 3 della Convenzione" sui diritti dell'uomo "a causa di maltrattamenti da parte del richiedente, che deve essere descritto come ''tortura'' ai sensi di tale disposizione, in entrambi i suoi aspetti sostanziali e procedurali". Quattordici anni dopo (era la notte del 21 luglio 2001), la Corte europea dei diritti umani condanna l''Italia per le violenze perpetrate dalla polizia nella scuola Diaz durante il G8 di Genova. La causa era stata intentata nel gennaio 2011 da Arnaldo Cestaro, romano nato nel 1939, che si trovava all'interno della scuola al momento dell''irruzione delle forze dell'ordine. All'epoca dei fatti l'uomo aveva 62 anni: fu picchiato e in seguito al pestaggio'' riportò fratture multiple. Oggi la Corte europea condanna l''Italia per aver violato l'articolo 3 della Convenzione sui diritti dell'uomo: "Nessuno puo' essere sottoposto a tortura nè a pene o trattamenti inumani o degradanti". Cestaro aveva chiesto alla Corte un risarcimento di 300 mila euro: 180 mila per le lesioni fisiche e 120 mila per i patimenti psicologici. Richiesta contestata dal governo italiano, che ha ricordato alla Corte i 35 mila euro gia'' ricevuti da Cestaro. Oggi la Corte ha disposto che Cestaro dovra'' ricevere dallo Stato italiano 45 mila euro.

La Corte europea dei diritti umani "ritiene necessario che l'ordinamento giuridico italiano si munisca degli strumenti giuridici in grado di punire adeguatamente i responsabili di atti di tortura o di altri maltrattamenti" vietati dall''articolo 3 della Convenzione dei diritti umani. E'' quanto si legge nel dispositivo con cui la Corte condanna l''Italia per il reato di "tortura" per i fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova.(DIRE)

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