8 gennaio 2016 ore: 10:40
Economia

La crisi morde la periferia: all'Emporio solidale anche chi ha un lavoro

Oltre 1.700 persone "fanno la spesa" alla struttura della Caritas Ambrosiana a Cesano Boscone, periferia sud ovest di Milano; il 60% è italiano. Don Mapelli: senza i volontari iniziativa impossibile. L'obiettivo è aprire altri empori simili
Emporio solidale. Bambino fruga tra gli scaffali

MILANO - Sono oltre 1.700 le persone che "fanno la spesa" all'Emporio della solidarietà della Caritas Ambrosiana a Cesano Boscone, periferia sud ovest di Milano. Il 60% sono italiane. Nel suo primo anno di attività, il supermarket creato da Caritas per le famiglie in difficoltà, ha distribuito gratuitamente l'equivalente di 550 mila euro di merci. "I numeri ci dicono che abbiamo fatto la scelta giusta - commenta don Massimo Mapelli, coordinatore di Caritas Ambrosiana per la zona pastorale VI (che comprende i comuni a sud di Milano)-. Abbiamo aperto l'Emporio in un territorio in cui la crisi ha colpito duro. Ci chiede aiuto non solo chi è disoccupato, ma anche quelle famiglie che sono comunque povere pur essendoci qualcuno che lavora". All'Emporio della solidarietà si accede su segnalazione dei centri di ascolto delle caritas parocchiali o dei servizi sociali dei comuni convenzionati (per ora Cesano Boscone e Trezzano sul Naviglio). "Ogni famiglia riceve una tessera a punti. E ogni mese sulla carta vengono caricati i punti di cui la famiglia ha bisogno, in base al numero e all'età delle persone che la compongono - spiega don Massimo-. Poi è libera di scegliere tra i prodotti che offriamo. È un meccanismo che rispetta la dignità e la libertà di chi è in difficoltà e la responsabilizza".

- L'Emporio della solidarietà, situato in via Pioppi 13 a Cesano Boscone, è aperto il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13. "Abbiamo un dipendente e 25 volontari -sottolinea don Massimo-. Senza i volontari questa iniziativa non sarebbe possibile". Sugli scaffali ci sono prodotti donati da grandi aziende, da singoli cittadini e dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). "Ci siamo organizzati in modo tale che siano presenti sempre 16 famiglie di prodotti essenziali - continua don Mapelli -. Se non arrivano dalle donazioni, li compriamo. Quest'anno abbiamo speso 120mila euro".

L'obiettivo di Caritas Ambrosiana è di aprire in futuro altri empori della solidarietà. Per festeggiare il primo anno di attività di quello a Cesano Boscone, sabato 9 gennaio si terrà una cena, organizzata insieme all'Amministrazione comunale. Il costo della cena è di 30 euro e l’intero ricavato verrà donato all'Emporio (per partecipare è necessario prenotarsi a lucaerba.milano@gmail.com). "Cucinano i ragazzi di Casa Omer -annuncia don Massimo-. Sono adolescenti stranieri arrivati in Italia senza genitori. Per loro è un modo per ricambiare l'ospitalità e l'aiuto finora ricevuti". (dp)

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