19 agosto 2015 ore: 11:54
Disabilità

La Fondazione bambini e autismo sospende i servizi. Ma arriva la convenzione

Da 17 anni la onlus di Pordenone è un centro di eccellenza a livello nazionale. Con 45 dipendenti, offre servizi molteplici: diagnosi, riabilitazione, progetti residenziali e settimane di vacanza. La regione assicura: 870 mila euro anche per il 2015. Ma resta "molta preoccupazione"
Autismo: bambino su puzzle colorato

ROMA - Ha annunciato la sospensione delle prestazioni venerdì scorso, la Fondazione Bambini e autismo onlus di Pordenone. La situazione non era più sostenibile, le prestazioni per i pazienti presi in carico non avevano avuto da tempo (dal 1 gennaio) i relativi compensi poiché, nonostante interlocuzioni con regione e aziende sanitarie, nessuna convenzione era stata firmata. “Convenzione che ogni anno in passato era stata stipulata”, dicono dalla Fondazione, ma quest’anno, forse anche per i cambiamenti portati dalla riforma sanitaria regionale, “quella che era una cosa normale è stata messa in discussione”. E il 17 agosto è stato il primo giorno della sospensione dei servizi. “La Fondazione bambini e autismo di Pordenone, centro di eccellenza a livello nazionale per i servizi che da 17 anni offre alle persone con autismo e alle loro famiglie, è costretta a sospendere le sue attività a causa della mancanza di pagamenti da parte della regione Friuli Venezia Giulia e delle aziende per l’assistenza sanitaria regionali”, ha scritto la Fondazione in una nota venerdì, specificando: “Questo grande disagio che si riverserà su bambini, adulti e famiglie, è dovuto a un abnorme ritardo da parte della Direzione centrale della salute di Trieste. La regione Friuli Venezia Giulia, infatti, pur avendo stanziato i finanziamenti storici per le attività della Fondazione rivolte ai cittadini residenti, non è riuscita a tutt’oggi a stilare una bozza di convenzione, nonostante vi siano rapporti regolamentati da anni tra Fondazione e regione”. 

Bozza di convenzione che, quasi in contemporanea con l’annuncio del fermo dei servizi, è arrivata, alla vigilia di Ferragosto. “Nel frattempo, proprio venerdì nel primo pomeriggio, dalla Regione ci è arrivata la bozza – riferisce il direttore generale della Fondazione Davide Del Duca - e la presidente Serracchiani ha detto che potevamo firmarla già il lunedì seguente. Ma noi dovevamo vederla con attenzione e venerdì era il 14 agosto. L’abbiamo esaminata e lunedì 17 agosto abbiamo inoltrato delle controproposte e speriamo presto di poter dire che entro la settimana si firmerà”. L’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha confermato ufficialmente che sono stati confermati alla Fondazione, anche per il 2015, 870 mila euro. 

Tuttavia da parte della Fondazione resta “molta preoccupazione”, come dice la presidente Cinzia Raffin, “perché siamo quasi a settembre e stiamo ancora chiudendo vicende relative all’anno 2015 quando sarebbe già il momento di pensare per tempo all’imminente gennaio 2016 quando avremo ancora in carico pazienti cronici ad oggi senza garanzie di copertura”. 

La Fondazione bambini e autismo onlus eroga “una complessità di servizi”, sanitari e socio-sanitari, esclusivamente sul fronte dell’autismo: servizi diagnostici e riabilitativi, servizi per adulti sul lavoro, progetti residenziali, settimane di vacanza: “Tutti percorsi che rientrano nel modello pordenonese di presa in carico – specifica il direttore della Fondazione Del Duca – che segue le persone nell’arco della vita”. 

La Fondazione si scusa per i disagi agli utenti: “La scelta della sospensione di questi giorni, pur se dolorosa, è stata valutata dalla direzione della Fondazione come l’unica possibilità rimasta alla quale si è dovuti ricorrere. Per mesi non vi è stata una interlocuzione fluida ed efficace con la regione – dice Del Duca –. Abbiamo richiesto innumerevoli volte di essere ricevuti dall’assessore e dal direttore centrale i quali non hanno evidentemente ritenuto urgente mettere in sicurezza un ente non profit come la Fondazione che dà lavoro a oltre 45 dipendenti”. Inoltre, “dalla convenzione regionale derivano anche tutti i rapporti con le altre aziende regionali ed extraregionali che dunque da gennaio non hanno mai pagato alcuna prestazione”. Ma ora, al di là dei chiarimenti reciproci anche a mezzo stampa tra assessorato regionale e Fondazione (non senza forti polemiche, come quella relativa al fatto, riferito dall’assessore regionale e smentito dalla onlus, che la Fondazione è destinataria anche di fondi da parte dello Stato), la stipula delle convenzione sembra essere alle porte e le famiglie con autismo del territorio potranno tornare ad avere un punto di riferimento. (ep) 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news