15 settembre 2023 ore: 15:15
Salute

La montagna come terapia, un cammino di 5 giorni sui Monti Sibillini

Parte il 27 settembre il progetto “A passo d’uomo: verso la riabilitazione", un'esperienza che coinvolgerà circa dodici persone seguite dalla Comunità Dianova di Montefiore dell’Aso (AP). Ma tutti potranno partecipare a questa cordata "che non punta alla vetta, bensì a non cadere, sostenendosi reciprocamente"
© Matthias Canapini Montagnaterapia, il progetto "A Passo d'uomo"

FERMO - “Nei progetti di montagna-terapia, dentro l’abbraccio universale della natura, c´è un soggetto curante e un soggetto curato, ma ci sono soprattutto persone che partono e arrivano, che sudano e contemplano, che arrancano, che si difendono e si espongono. In montagna, più che in altri contesti, la terapia è una terapia per tutti e tutte. In una società che spinge al continuo inseguimento della performance e dell’immediatezza, sentiamo il bisogno di recuperare i tempi e gli spazi necessari per una esplorazione profonda dei luoghi in cui viviamo, degli altri, di sé stessi: recuperare i piedi come filtro d’incontro”.

La pensano così gli ideatori del progetto “A passo d’uomo: verso la riabilitazione che punta alla realizzazione corale di un cammino di cinque giorni, da effettuarsi tra il 27 settembre e l’1 ottobre 2023 sui sentieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nelle province di Fermo e Macerata, nelle Marche. Dal Santuario Madonna dell’Ambro (Montefortino) al Giardino delle Farfalle (Cessapalombo), passando per aree naturali protette e antiche vie pedonali o di collegamento, tutti gli itinerari scelti mantengono una forte valenza turistica, culturale e simbolica. Le strutture di accoglienza, come rifugi e foresterie, saranno fondamentali per il senso del progetto, in quanto spazi di scambio, calore e socialità.

Il cammino vuole coinvolgere circa dodici persone. I destinatari diretti del progetto, oltre agli operatori sociali e agli accompagnatori coinvolti, saranno quei ragazzi che hanno intrapreso un percorso presso la Struttura Riabilitativa Residenziale Dianova di Montefiore dell’Aso (AP). A tutti gli effetti il “pellegrinaggio” si avvale della montagna in quanto “strumento” educativo, inclusivo, stimolante.

Accompagnatori e ideatori di questa esperienza sono: Matteo Salvucci, psicologo della Comunità Dianova di Montefiore, Michele Maurizi, psicologo e responsabile terapeutico della Comunità Dianova; Gianluca Boccanera, assistente sociale e guida ambientale escursionistica; Matthias Canapini, scrittore, giornalista, fotografo, autore di libri e reportage.

Il cammino sarà aperto, dalla terza all’ultima tappa, a chiunque voglia condividere l´esperienza (anche per un breve tratto), in maniera empatica e costruttiva, non giudicante. La condivisione e l’interazione sono i punti nevralgici della montagna-terapia. Le parole e le riflessioni che guidano questo percorso si riassumono in ritmo, spiritualità, equilibrio, ma soprattutto conoscere, conoscersi, interagire. “Non riesci a conoscere bene se non ti conosci, non riesci ad interagire bene se non conosci, non riesci a conoscere davvero se non interagisci – affermano gli ideatori del progetto -. Proprio come in una cordata, tutto è in connessione con tutto, basta solo fermarsi e camminare insieme. Una cordata che non punta alla vetta, bensì a non cadere, sostenendosi reciprocamente”.

Senza dubbio il progetto è destinato anche a tutti quegli individui che sentono la necessità di tentare passi condivisi verso nuove direzioni. La Comunità terapeutica Dianova, che da decenni utilizza la montagna-terapia come approccio metodologico finalizzato alla cura e alla riabilitazione di individui con problematiche di dipendenze da sostanze, sta includendo e avvicinando sempre più (nuove) persone: esperti e semplici curiosi.

A questo link si può sostenere il progetto “A passo d’uomo” e scoprire le ricompense pensate per ogni specifico sostegno.

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