La politica, un diritto per le persone con sindrome Down
ROMA - Promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale e politica di adulti con sindrome di Down. A questo punta il progetto dell’Associazione italiana persone Down “Diritto ai diritti”, finanziato dal ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali, ai sensi della legge n. 383/2000, art. 12, comma 3, lettera f, anno 2014. “Essere cittadini attivi, consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità, è il modo migliore per dimostrare che anche una persona con sindrome di Down può diventare adulta” afferma Carlotta Leonori, responsabile del progetto, che dal 23 al 26 maggio vedrà una rappresentanza dei partecipanti incontrarsi a Roma in occasione del seminario conclusivo dell’iniziativa, ospitati dalla Casa Internazionale delle Donne. Sono 17 i luoghi di provenienza dei cittadini con sindrome di Down coinvolti: Arezzo, Bari, Belluno, Caserta, Catanzaro, Latina, Mantova, Treviso, Messina, Oristano, Pisa, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Termini Imerese, Venezia e Versilia.
I partecipanti, 34 persone in tutto, saranno coinvolti in quattro intense giornate di attività e incontri: per cominciare il 23 maggio assisteranno alla presentazione dei risultati raggiunti durante gli incontri locali di formazione nei quali si sono confrontati con i temi della politica, anche attraverso incontri politici locali e dibattiti. Nella seconda giornata, il 24 maggio, accolti dal deputato Khalid Chaoukivisiteranno la Camera dei Deputati; il 25 maggio 2016, dopo gli interventi di Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’Aipd e di Vittorio Alvino presidente di Openpolis sui temi dell’essere adulto e della cittadinanza attiva, i partecipanti approfondiranno i temi suddivisi in gruppi di lavoro. Il 26 maggio 2016, infine, visiteranno la “Casa della memoria e della storia del 900” e una delegazione parteciperà alla registrazione di una trasmissione radiofonicache andràin onda su Radio Radicale. “Siamo certi che grazie anche al contributo di questi cittadini ‘speciali’ potremo costruire una società migliore per tutti” dice il presidente dell’associazione Paolo Grillo.