27 marzo 2015 ore: 16:14
Economia

La povertà come mancanza di diritti. Le associazioni: "Il governo torni a investire sul welfare”

Associazioni a confronto a Napoli: “Prevedere subito misure di contrasto alla povertà”. Il fenomeno colpisce sempre più famiglie ed è anche conseguenza dei tagli operati in vari settori. Le associazioni si danno appuntamento dopo Pasqua per sottoporre al governo proposte concrete
Povertà, uomo che chiede l'elemosina

NAPOLI - Aprire subito un dibattito sulle misure di contrasto alla povertà, fenomeno che sempre di più coincide con una sostanziale mancanza di diritti dei cittadini. È questo l’appello che arriva dal convegno “La zona grigia: nuove povertà e reti di sostegno sociale”, organizzato a Napoli dall’Intecral Campania con l’Università Telematica Pegaso, la Fondazione AdAstra e il portale Napoli Città Sociale. “Chi non ha i soldi rinuncia persino alle cure – sottolinea Caterina Musella, responsabile della Rete Salute Fondazione AdAstra -. Stiamo uccidendo i nostri cari in una lenta eutanasia. È in atto una vera e propria guerra tra poveri! Le istituzioni, che dovrebbero fare da buon padre per i cittadini, non si stanno prendendo cura dei loro figli, li stanno lasciando soli”.

Lo stesso monito arriva da Sergio D’Angelo, direttore del gruppo d’imprese sociali Gesco: “Il ruolo delle associazioni, del volontariato e della famiglia è prezioso ma sarebbe sbagliato, oltre che ingiusto, scaricare tutto il peso su di loro. Il governo deve tornare a investire nel welfare. Anche la più efficiente delle amministrazioni non ce la fa a soddisfare i bisogni se ci sono tagli. Negli ultimi anni pare ci sia stata una politica di contrasto ai poveri più che alla povertà, quasi a volerli criminalizzare”.

Uno dei settori su cui si è più disinvestito è quello della sanità. Come spiega anche Tiziana Donnianni, medico delegato territoriale della Fondazione Banco Farmaceutico, a partire dal titolo del suo intervento “Il diritto negato alla salute è un’emergenza sociale”. “Il nostro scopo – dice - è recuperare farmaci per le persone bisognose, anche se il bacino da coprire resta ancora troppo grande rispetto alle donazioni di cittadini e case farmaceutiche”. Ci sono poi, anche in questo caso, differenze territoriali: “La Campania – precisa la dottoressa – è una delle regioni in cui non si è ancora realizzato il recupero dei farmaci non scaduti in bidoni speciali all’interno delle farmacie: sarebbe un buon sistema di raccolta di moltissimi farmaci altrimenti sprecati, che le famiglie conservano inutilmente nei loro cassetti”.

Il problema sono i tagli del governo, a tutti i livelli: “Un bambino su tre vive sotto la soglia di povertà a Napoli e sempre più famiglie tagliano sulle spese alimentari. L’unica cosa da fare è mettersi insieme e far sentire la propria voce”, dichiara Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania, che invita a “prendere seriamente in  considerazione l’idea di un Reddito minimo garantito come accade in altri paesi europei”.

“Oggi gli indigenti assistiti in Italia sono oltre tre milioni, a fronte dei due milioni settecentomila del 2010 – spiega Carlo Postiglione, presidente dell’Intercral Campania -. La Campania da sola conta il 20% del totale, la recessione a Napoli ha fatto la sua parte”. La povertà è sempre più marginalità sociale: si può finire per strada perché si perde il lavoro o la casa.
Come dimostra la testimonianza di Graziella Lussu, medico sociale della cooperativa sociale Il Camper, che gestisce per il comune di Napoli l’unità mobile di strada per i senza dimora: “Il fenomeno dei senza dimora altro non è che il prodotto di un sistema economico ingiusto! L’idea del ‘barbone’, come si diceva una volta, è completamente tramontata. Qui ci troviamo di fronte a persone deprivate di tutto, persino di un recapito anagrafico, che non hanno diritto a cure ed assistenza”. Sulla base di queste considerazioni, promettono i promotori dell’iniziativa di oggi, dopo Pasqua sarà organizzato un forum da cui usciranno proposte concrete da portare all’attenzione delle istituzionali locali e nazionali. (mn)

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