10 febbraio 2018 ore: 17:13
Salute

La salute mentale a Napoli a 40 anni dalla legge Basaglia

A Napoli sono circa 15 mila le persone con disturbi psichici in cura ai servizi dell’Asl Napoli 1 Centro (Dipartimento Salute Mentale), di cui 1700 minorenni. A ciò bisogna aggiungere i circa 700 ragazzi all’anno che si rivolgono al pronto soccorso per situazioni di emergenza (disturbi psichici collegati all’abuso di droghe o di alcol)
Salute mentale - disegno - SITO NUOVO

NAPOLI - A Napoli sono circa 15 mila le persone con disturbi psichici in cura ai servizi dell’Asl Napoli 1 Centro (Dipartimento Salute Mentale), di cui 1700 minorenni. A ciò bisogna aggiungere un dato “sommerso” di circa 700 ragazzi all’anno che si rivolgono al pronto soccorso per situazioni di emergenza (disturbi psichici collegati all’abuso di droghe o di alcol), oltre al numero indefinito di persone che non arriva proprio ai servizi di salute mentale presenti sul territorio cittadino. Mentre se le patologie psichiatriche aumentano, nel nostro Paese i fondi destinati alla salute mentale continuano a diminuire. Basti pensare che la Campania destina appena il 2,4% del bilancio dei fondi sanitari aziendali ai servizi di tutela per la salute mentale, molto al di sotto della soglia del 5% prevista per legge.

I disturbi più diffusi sono le sindromi nevrotiche e somatoformi che riguardano 3mila persone, cui seguono la depressione (2860 persone), la  schizofrenia e psicosi funzionali (2839 persone), i disturbi della personalità e del comportamento (943 persone), la mania e i disturbi affettivi bipolari (858 persone), l’alcolismo e le tossicomanie (469), le demenze  e i disturbi mentali organici (215 persone), il ritardo mentale (193); di “altri disturbi psichici” soffrono 913 persone mentre hanno diagnosi in accertamento 1559 persone. La fascia d’età più colpita è quella adulta: 8400 persone (il 60,66 per cento) ha tra i 41 e i 65 anni; seguono i giovani adulti tra i 18 e i 40 anni (2386 persone, il 17,23%) e buone percentuali ci sono anche tra i giovanissimi: hanno disturbi psichici 1693 persone con meno di 18 anni (pari al 12,23 per cento). Tra gli anziani con più di 65 anni la sofferenza psichica colpisce 1368 persone (9,88 per cento).

Quello della salute mentale sembra essere soprattutto un problema delle periferie più che del centro della città: il disagio è conclamato e intercettato dai servizi prevalentemente nella zona est di Napoli (Ponticelli, Barra, San Giovanni) e in quella nord (Secondigliano, Scampia), nei cui Centri Salute Mentale si registrano più casi. Preoccupante è il dato che riguarda i Disturbi del Comportamento Alimentare: anoressia, bulimia, binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata) sono sempre più diffuse, riguardano per la maggior parte giovani donne, con una cifra stimata di circa 250 nuovi casi ogni anno solo per la Asl Napoli 1 Centro. Si calcola che 10 adolescenti su 100 ne possano soffrire già agli 11-12 anni.

A fronte di ciò, il Dipartimento di Salute Mentale della Asl Napoli 1 Centro offre una serie di servizi di salute mentale, distribuiti in maniera capillare sul territorio, a partire dal sistema di cure residenziali e semiresidenziali realizzato in integrazione con il terzo settore e in particolare con il gruppo di imprese sociali Gesco, protagonista della lunga stagione di dismissione dai manicomi e di una collaborazione con il servizio pubblico che risale all’attuazione della legge 180, la cosiddetta legge Basaglia di riforma della psichiatria. E uno dei segni che a Napoli i sofferenti  psichici vengono seguiti attraverso programmi di cura personalizzati h 24 è il numero basso dei TSO, i trattamenti sanitari obbligatori.

Nel reportage “La salute mentale a Napoli a 40 anni dalla legge Basaglia”, pubblicato su www.napolicittasociale.it, parlano con il direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Napoli 1 Centro Fedele Maurano, lo psichiatra Michele Gargiulo (Gesco), grazie alle testimonianze degli utenti (Emma, Davide e Carmine, coinvolti in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo), di responsabili di struttura (direttore dell’UOCSM 33 Manlio Russo, direttore dell’UOCSM Francesco Sagnelli, psicologo del Centro Ascolto Adoscenti UOCSM 33 Narciso Maturo), di operatori sociali (Enzo Cuomo) e dei vari referenti, di pubblico e privato sociale, delle strutture che abbiamo approfondito (Aquilone, Lavori in Corso, Canone Inverso, La Bailadera, Casa Mia, Casa Raffaella, Casa Infolla).

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news