26 settembre 2016 ore: 15:29
Società

La scuola è iniziata, ma non per gli alunni disabili di Milano

La denuncia del Forum del terzo settore. La Città metropolitana non ha ancora attivato i servizi di trasporto, l’assistenza ad personam o quello alla comunicazione e altri che permettono di integrarsi pienamente nelle classi. Carolina (Anffas): "Viene leso un diritto fondamentale, una vera e propria discriminazione"
. Scuola. Alla lavagna la scritta la scuola è iniziata

Scuola. Alla lavagna la scritta la scuola è iniziata

MILANO - “La scuola è cominciata, ma non per tutti”. All'appello mancano infatti gli studenti disabili milanesi, perché la Città metropolitana non ha ancora attivato i servizi di assistenza e trasporto di cui hanno bisogno. È quanto denuncia il Forum del Terzo settore di Milano, al quale aderiscono una trentina di associazioni, cooperative e onlus. "Ad oggi infatti non è stato ancora chiarito se gli alunni e gli studenti con disabilità potranno andare a  scuola, quante ore di assistenza saranno garantite, se sarà attivato il servizio di trasporto e se potranno godere degli ausili tiflo-didattici - si legge in un comunicato stampa -. Lo scorso 12 settembre l’amministrazione della Città Metropolitana ha inviato ai genitori degli alunni una lettera in cui si scusa 'per il disagio arrecato e per i possibili ritardi nell’avvio degli interventi' e annuncia che 'per attivare nei tempi più brevi possibili gli interventi a favore dei figli intende chiedere la collaborazione agli Uffici di Piano del Territorio metropolitano e agli istituti scolastici'".

Ad oggi però nulla è cambiato e non si conoscono ancora i tempi nei quali i sevizi come il trasporto, l’assistenza ad personam, l’assistenza alla comunicazione, la consulenza tiflopedagogica/informatica e la fornitura testi in formato adeguato verranno erogati, servizi essenziali per garantire il diritto all’istruzione e allo studio.

"Ancora una volta – sottolinea Rossella Collina, presidente di Anffas Milano e viceportavoce del Forum del Terzo Settore di Milano – a fare le spese dell’inefficienza del passaggio di competenze tra Provincia e Città Metropolitana sono i più fragili. Ancora una volta, come recentemente accaduto per l’inserimento lavorativo (Piano Emergo), viene leso un diritto fondamentale, l’accesso all’istruzione, che si configura oggettivamente come una vera e  propria discriminazione".

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