La violenza sulle donne al centro del Festival della fotografia etica
"Beautiful Child" di lærke Posselt
MILANO - La violenza sulle donne nel mondo sarà al centro della quinta edizione del Festival della fotografia etica di Lodi. Si svolgerà nei week-end della seconda metà di ottobre (17-19 e 24-26) e proporrà in particolare ai visitatori cinque esposizioni, realizzate da altrettanti fotografi, con l’obiettivo di alzare il sipario su realtà, spesso drammatiche, che coinvolgono molte donne in tutto il mondo. "Jeddah Diary" di Olivia Arthur, racconta la vita delle giovani donne saudite, "I Just Want to Dunk" di Jan Grarup, incredibile reportage sulla squadra di basket femminile a Mogadiscio, "Taken" di Meeri Koutaniemi, sul dramma dell'infibulazione, "Beautiful Child" di lærke Posselt, sui concorsi di bellezza per bambine e "In/visible" di Ann-Christine Woehrl, sulle donne sfigurate con l'acido.
Il Festival nasce nel 2010 da un'idea del Gruppo fotografico progetto immagine di Lodi con l'obiettivo di approfondire contenuti di rilevanza etica attraverso un ricco programma di mostre di fotoreporter di livello internazionale e l’organizzazione di dibattiti, incontri, workshop, letture portfolio, videoproiezioni. Tra le altre esposizioni previste quest'anno, ci sono quelle dello Spazio Ong, che accoglie i lavori commissionati da una serie di ONG ad alcuni noti fotoreporter. Infine, lo Spazio World report award, riservato ai vincitori dell'ultima edizione dell'omonimo premio, organizzato sempre dal Gruppo fotografico progetto immagine di Lodi. Per info: www.festivaldellafotografiaetica.it. (dp)