La vita nella comune di Sasso Marconi raccontata in un film-documentario
SASSO MARCONI (Bologna) – Un luogo lontano, diverso, un po’ hippie e un po’ cattolico. Sull’appennino tosco-emiliano, a Sasso Marconi, anni fa è esistita una comune, L’isola, che dal 1978 al 1992 ha visto 40 persone portare avanti un modello di vita condivisa, nella stessa casa, dove tutto era a disposizione di tutti, dove si curava insieme il campo, dove si è cresciuti uniti e dove delle coppie si sono formate. E da quelle coppie sono nati dei figli, che hanno vissuto la loro infanzia in quello ‘strano’ posto, negli anni ’80, cresciuti in un mondo particolare e atipico, lontani dal paese, con tante persone intorno. Da quell’esperienza è nato il film-documentario “L’isola”, voluto proprio dalla prima generazione nata nella comune. La presentazione si terrà l'1 e 2 giugno a Sasso Marconi. Capitanati da Matteo Parisini e con qualche collaborazione esterna, i 6 ragazzi hanno deciso di farsi raccontare dai propri genitori quell’esperienza e la sua genesi. “Quando eravamo piccoli non lo capivamo, per noi era normale, non potevamo immaginare il percorso e gli ideali che c’erano dietro – racconta Parisini – Ora vogliamo che ce lo raccontino”.
“Il ricordo è quello di un infanzia condivisa, sempre fra di noi, con giochi, canti e lavoro nei campi – spiega Parisini – Abbiamo cominciato a vedere il paese quando abbiamo iniziato la scuola elementare, prima non avevamo mai avuto rapporti con gli altri bambini. Non è stato facile perché avevamo poco da condividere con loro, eravamo spaesati e c’è voluto del tempo per integrarsi”. Strutturato intorno a una serie di interviste, corredate da filmati dell’epoca in Super8, fotografie e diapositive, “L’isola” è un viaggio compiuto in prima persona dai 6 giovani nati e cresciuti nella comune: un progetto durato più di 10 anni, che solo da 2 è riuscito fisicamente a partire grazie ai fondi ricevuti dalla Regione Emilia-Romagna con il bando Geco, e a una campagna di crowdfunding con www.produzionidalbasso.com. Fra il materiale riportato alla luce, anche un vecchio archivio Rai per una trasmissione che si occupò dell’Isola.
Le interviste del film si sono svolte nella stessa casa dove la comune ha vissuto per 14 anni: “Attualmente è stata divisa in più appartamenti, ma sono tutti di proprietà di chi faceva parte dell’Isola. Sono ancora loro. Abbiamo deciso di fare lì le nostre interviste, che coinvolgono la maggior parte dei membri fra cui i nostri genitori – conclude Parisini – Ognuno aveva i suoi veri mamma e papà ovviamente, ma tutti gli altri erano come nostri genitori, siamo cresciuti in mezzo a loro. Producevano insieme, lavoravano insieme e a quei tempi li consideravano ‘strani’ perché fuori dal sistema”. (simonluca renda)
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