Labbra blu, un film sulla seconda vita dopo il coma
ROMA – Il giovane Gabriele ha subito un grave incidente stradale in seguito al quale è rimasto in coma per molto tempo. Al risveglio si trova ad affrontare la difficile sfida della riabilitazione e del ritorno alla vita. È questo, in sintesi, il soggetto del film “Labbra blu”, presentato in anteprima al cinema Greenwich di Roma. La pellicola, diretta da Andrea Rusich, nasce intorno a una storia vera, quella di Gabriele Valente, che nel film recita la parte di se stesso ed è l’unico attore non professionista presente nel cast. Gabriele, che è entrato in coma dopo un grave incidente stradale, ha dovuto ripensare da cima a fondo la sua vita. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, permangono molte difficoltà: ha perso l’uso della parola e una parte del suo corpo è paralizzata.
“Il percorso che ha portato all’elaborazione di questo progetto cinematografico si è svolto nella struttura di reintegrazione familiare assistita del paziente post-comatoso Casa Dago e all'interno dell'Irccs Fondazione Santa Lucia, da decenni all’avanguardia nella riabilitazione” ha spiegato Rusich che, proprio in queste strutture, ha potuto osservare i pazienti durante una delle fasi più delicate del loro percorso di riabilitazione. “Entrando in contatto con i pazienti più giovani mi sono reso conto che esiste una forte continuità tra l’esistenza precedente al comae quella immediatamente successiva – ha aggiunto –. Una continuità cosparsa di sogni, desideri, speranze che accomunano le esistenze più acerbe, quelle più combattive, reattive e ribelli”. Il risultato è un film onesto e, al tempo stesso, poetico, che ruota proprio intorno a quel particolarissimo viaggio che porta i giovani infortunati a ricostruire una nuova identità, diversa ma in continuità con quella precedente.
“Si tratta di un film realmente indipendente – ha commentato Stefano Pierpaoli, project manager del film e anima del progetto Cinemanchìo, nato per diffondere la cultura dell’accessibilità in campo culturale –. Il film, infatti, è costato solo 47mila euro. Ma Labbra blu vuole essere molto più di un film: si tratta di un percorso militante inteso a ripristinare il ruolo culturale e sociale del cinema. La proposta distributiva, che partirà dal prossimo gennaio, sarà sviluppata in forte connessione con le realtà associative e in diretto contatto con le reti collegate all'itinerarioche è stato pensato per questo film”. Nelle prossime settimane il film, che è stato realizzato con la collaborazione dell’istituto Santa Lucia e Casa Dago, sarà reso accessibile, audiodescritto e sottotitolato.