3 ottobre 2015 ore: 12:34
Immigrazione

Lampedusa, 3 ottobre. Mattarella: "Diventi simbolo della riscossa dell'Europa"

Roma - "Ora, dopo migliaia di vite umane spezzate, dopo tanta disperazione, speriamo si apra finalmente il capitolo di una responsabilita' condivisa, di una politica lungimirante e rispettosa della dignita' dell'uomo, di un contrasto efficace e comu...
Lampedusa. Barcone affondato, panni per terra

Roma - "Ora, dopo migliaia di vite umane spezzate, dopo tanta disperazione, speriamo si apra finalmente il capitolo di una responsabilita' condivisa, di una politica lungimirante e rispettosa della dignita' dell'uomo, di un contrasto efficace e comune alle mafie dei trafficanti. Lampedusa puo' diventare il simbolo di una riscossa dell'Europa, dopo essere stata a lungo la frontiera della speranza e della solidarieta'". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 'Seconda Giornata della Memoria e dell'Accoglienza' nel messaggio inviato al Sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini.

"Il naufragio del 3 ottobre 2013 a largo di Lampedusa, che costo' la vita a un numero spaventoso di persone migranti, superiore persino ai 366 corpi recuperati in mare, e' una ferita drammaticamente aperta, un simbolo di umanita' tradita, un grido che ancora scuote il nostro Paese e l'Europa intera".
"Fummo posti di fronte alla vergogna di una strage immensa- aggiunge-, che non si riusci' a evitare e che, anzi, in troppi nel nostro civilissimo continente osservarono con distacco, se non addirittura con indifferenza".
"La gente di Lampedusa- dice ancora- presto' generosamente i primi soccorsi, salvando decine e decine di naufraghi. Gli uomini della Capitaneria di Porto e della Marina italiana, come e' accaduto in tantissime occasioni, si prodigarono, con professionalita' e solidarieta', per strappare alla morte altri uomini, donne, bambini".

"Gli atti di umanita' compiuti in quella e in successive circostanze costituiscono un motivo di orgoglio per l'intero Paese- continua-, ma la nostra coscienza continua a sentirsi interrogata dal dolore di profughi in fuga, dalla violenza dei trafficanti di esseri umani, dal carattere epocale dei nuovi flussi migratori". (DIRE)

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