Per l'associazione si spende troppo per i respingimenti e poco per il "monitoraggio delle imbarcazioni presenti nel mediterraneo". Le dichiarazioni della Lega nord sono infamanti
MILANO - La tragedia al largo di Lampedusa non è una fatalità: "Chiama in causa le evidenti gravi responsabilità della politica dell'Unione Europea e dell'Italia". Si spendono soldi per respingere i migranti e non per garantire che non naufraghino. Le dichiarazioni della Lega Nord sono infamanti.
L'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) nel suo commento alla morte dei naufraghi, punta il dito sulle politiche sull'immigrazione dei Paesi Ue. "L'Europa da anni pone in atto politiche di contrasto del traffico dei migranti, impegnando massicce risorse economiche e l'utilizzo di forze di polizia -si legge in un comunicato stampa-, mentre non vengono adottate adeguate misure per la realizzazione di un più efficace monitoraggio delle presenze delle imbarcazioni di migranti nel Mediterraneo e nel canale di Sicilia".
Secondo l'Asgi "vanno riviste profondamente le politiche dell'Unione sulla gestione delle crisi umanitarie ai suoi confini e sulla gestione degli interventi di soccorso verso i migranti in mare o alle frontiere esterne terrestri". In particolare, è necessario rafforzare i soccorsi in mare, varare "programmi a livello europeo di aiuto umanitario nei confronti di migranti e profughi che si trovino nei paesi di transito", aprire "canali umanitari" per i migranti che altrimenti sono costretti ad affidarsi alla criminalità organizzata.
"L'Asgi esprime cordoglio per le vittime, ma anche sdegno per le dichiarazioni irresponsabili di taluni esponenti della Lega Nord che, a soccorsi ancora in corso, della sciagura avvenuta fanno mezzo di propaganda politica infamante e disonesta intellettualmente". (dp)