Lampedusa, le proposte di Caritas e Migrantes per l’accoglienza dei migranti
ROMA – Si è svolto ieri pomeriggio a Palazzo Chigi l’incontro tra il sottosegretario alla presidenza del consiglio on. Filippo Patroni Griffi e una delegazione di Caritas italiana e Fondazione Migrantes, guidata dal presidente della commissione Cei per le Migrazioni e presidente di Migrantes, S.E. Mons. Francesco Montenegro e dal sottosegretario Cei, Don Bassiano, per discutere sulla difficile situazione di Lampedusa.
Nell’occasione è stato presentato dagli organi pastorali della conferenza episcopale italiana un documento sul fenomeno migratorio nel territorio italiano, contenente un’analisi del debole sistema di accoglienza nazionale, soprattutto in relazione al costante flusso di migranti provenienti dal Nord Africa che ha messo a dura prova l’isola siciliana. “L’ampliamento del sistema di accoglienza Sprar e l’iniziativa Mare Nostrum costituiscono due importanti risposte a un fenomeno che per lungo tempo è stato sottovalutato”, si legge nel documento. Tuttavia, per prevenire il rischio di un’altra grave crisi nel sistema di accoglienza, che potrebbe verificarsi con l’avvicinarsi del periodo estivo, è necessario intervenire con politiche organiche e concrete. In particolare Fondazione Migrantes e Caritas italiana hanno presentato dieci proposte.
Innanzitutto è auspicabile una revisione delle politiche di accesso al territorio italiano (facilitando il rilascio dei visti) e delle procedure di affidamento in gestione dei centri di accoglienza, per evitare il sistema delle gare al ribasso e favorire invece sistemi di accoglienza integrata che diano priorità alla qualità dell’accoglienza e all’impatto sociale della stessa. A questo va aggiunto un migliore sistema di controllo delle strutture di accoglienza e l’applicazione di sanzioni in caso di violazione delle Convenzioni.
Per quel che riguarda invece più specificamente il territorio di Lampedusa e Linosa, Caritas e Migrantes chiedono la rigida applicazione del Modello Lampedusa prevedendo un veloce trasferimento al Cpsa di Lampedusa con il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale e di Organizzazioni di volontariato e umanitarie extra Progetto Praesidium, nel rispetto dei diritti umani fondamentali e umani (cibo, vestiario, screening sanitario, igiene). A tal proposito, in relazione ai lavori di ristrutturazione in corso nel Cpsa, si auspica una migliore divisione degli spazi, per assicurare luoghi distinti per trattamenti sanitari straordinari, spazi ricreativi e altri riservati a minori e donne, oltre ad una mensa al coperto capace di accogliere il numero dei migranti presenti e di garantire loro di consumare i propri pasti al riparo dalle intemperie. Oltre a ciò, si dovrebbe garantire l’affido momentaneo, in caso di sovraffollamento del Cpsa, di minori e categorie vulnerabili in favore di famiglie lampedusane; dare una maggiore attenzione al fenomeno del trafficking sin dallo sbarco e potenziamento delle figure di mediatori e operatori umanitari competenti.
Le proposte di Caritas e Migrantes riguardano anche il contesto sociale lampedusano, in considerazione dello straordinario ed eccezionale impatto sociale del fenomeno migratorio. In particolare, si chiede di dare particolare attenzione alla realizzazione di un piano regolatore e sociale per l’isola di Lampedusa che preveda il potenziamento del presidio sanitario locale dotato di un reparto di ginecologia-ostetricia-neonatologia che possa consentire alle donne lampedusane di essere seguite durante la gravidanza e di partorire sull’isola in sicurezza e, contestualmente, di garantire assistenza alle donne migranti arrivate in stato di gravidanza o di accertare episodi di violenza sessuale subiti durante il viaggio. Il presidio si occuperà anche delle problematiche legate a traumi che le persone migranti che arrivano sull’isola vivono, prevedendo appositi servizi di supporto psicologico e di mediazione socio-culturale. Analogamente è necessario e urgente la ristrutturazione e l’ampliamento del Presidio scolastico dell’Isola, così che possa prevedere attività e sostegno ai minori in età scolare che arrivano sull’isola.
All’incontro erano presenti: Mons. Giancarlo Perego, direttore Generale della fondazione Migrantes; Mons. Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana; Don Mimmo Zambito, parroco di Lampedusa, Don Stefano Nastasi, ex parroco di Lampedusa e il direttore della Caritas diocesana di Agrigento, dott. Valerio Landri. Caritas e Migrantes si impegnano a mettere a disposizione risorse e mezzi per sostenere lo sforzo istituzionale volto a dare risposte concrete sul fronte dell’accoglienza e della tutela dei migranti, come già avvenuto con la recente apertura di un presidio permanente presso l’isola di Lampedusa, con il lavoro educativo nel Comprensorio scolastico dell’isola e con la forte presenza della rete ecclesiale (Caritas, Migrantes, Istituti religiosi e Associazioni) nel sistema Sprar.