8 luglio 2013 ore: 16:35
Immigrazione

Lampedusa, Spadafora: ''Parole del Papa, pugno allo stomaco''

Il garante dell'oinfanzia: "Dobbiamo smetterla come popolo ma soprattutto come esseri umani di pensare agli sbarchi a Lampedusa come un'emergenza. La visita del Papa ci dice anche questo. Bisogna decidere da che parte stare''
Emiliano Mancuso/Contrasto Immigrati a Lampedusa con polizia

Roma - "Dobbiamo smetterla come popolo ma soprattutto come esseri umani di pensare agli sbarchi a Lampedusa come un'emergenza. La visita del Papa ci dice anche questo. Bisogna decidere da che parte stare ed oggi il discorso del Santo Padre sulla globalizzazione dell'indifferenza ci ha colpito dritto allo stomaco". Queste le parole di Vincenzo Spadafora, garante per l'Infanzia e l'Adolescenza.

"Occorre rafforzare subito le misure di accoglienza- ha continuato Spadafora- garantirne una gestione piu' efficace, che integri la dimensione organizzativa con quella psicologica. Serve incontrare i giovani presenti nel centro di accoglienza dell'isola, di conoscerne storie e sogni".

Il garante per l'Infanzia, che a Lampedusa e' stato recentemente per visitare i minori presenti nel centro di prima accoglienza, ha potuto osservare da vicino "il grande spirito di accoglienza dei Lampedusani, che vivono questa difficile

realta' con un grande senso di solidarieta'". L'auspicio di Spadafora e' che "questa solidarieta' e questa partecipazione riescano ad affermarsi anche in chi non abita l'isola".

Secondo l'Autorita' per l'Infanzia "il momento dell'arrivo e' particolarmente delicato e dovrebbe evolvere quanto prima in un percorso di accoglienza non emergenziale. I minori non accompagnati- conclude Spadafora- che sbarcano a Lampedusa, dovrebbero restarvi il meno possibile, per essere poi accolti in maniera adeguata dalle comunita' presenti sul territorio italiano".

(DIRE)

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