10 ottobre 2013 ore: 13:10
Immigrazione

Lampedusa, una croce col legno dei barconi per ogni vittima

Saranno decine le croci in legno realizzate dal falegname lampedusano Francesco Tuccio. Verranno trasportate a Milano, dove il 2 novembre sarà organizzata una grande commemorazione ideata da Arnoldo Mosca Mondadori
Giulia Zanfino Immigrazione: la barchetta su cui hanno mollato gli egiziani al largo di Cariati

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ROMA - Una croce col legno dei barconi per ogni migrante rimasto vittima del naufragio di Lampedusa. Un'idea di Arnoldo Mosca Mondadori, poeta e responsabile della fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che sarà realizzata da Francesco Tuccio, falegname di Lampedusa che da anni costruisce oggetti col legno dei barconi rimasti nell’isola siciliana, celebre anche per aver realizzato un pastorale per il Papa durante la recente visita di Bergoglio. Le croci, lunghe 20 centimetri ciascuna e larghe 15, saranno poi trasportate a Milano dove il 2 novembre, giorno dei morti, si terrà una grande commemorazione che, spiega Mondadori, “verrà fatta in un luogo pubblico ancora da definire dove vorremmo avere fedeli di tutte le tradizioni religiose”.

Nel corso della serata verranno ricordati i migranti vittime della strage attraverso letture di brani tratti dalla Bibbia e dal Corano e attraverso le musiche dell’Orchestra dei Popoli “Vittorio Baldoni”, il cui organico è formato da giovani provenienti da diverse etnie e religioni. Per l’evento, il falegname Tuccio sta lavorando anche alla realizzazione di una croce più grande e di una mezzaluna in legno, simbolo della tradizione islamica.

Gli organizzatori invitano i sacerdoti di Milano a partecipare all’iniziativa. Ciascun sacerdote che aderirà riceverà in dono una delle croci realizzate da Tuccio e si impegna a celebrare una messa, sempre il 2 novembre, durante la quale, al momento dell’offertorio, viene portata la stessa croce sull’altare. Insieme a Mondadori, l’iniziativa è stata ideata da Gian Marco Elia, presidente di Amani, e Pietro Veronese, giornalista di Repubblica in collaborazione con l’associazione Askavusa di Lampedusa. (js)

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