4 luglio 2013 ore: 12:05
Disabilità

Lavoratori disabili, Ue boccia l'Italia. Cgil: ''Ripristinare fondo''

Sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea contro le norme sul lavoro per i disabili. Cgil: ''Abolire l'articolo 9 della manovra dell'agosto del 2011 e investire nella formazione dei lavoratori''

Roma -  La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha condannato l'Italia per le norme sul lavoro per i disabili. In particolare i giudici ritengono che l'Italia non ha adottato tutte le misure necessarie per imporre ai datori di lavoro l'adozione di provvedimenti pratici ed efficaci a favore dell'inserimento lavorativo dei disabili. Tra i primi commenti alla sentenza quella della Cgil. "Il primo atto da fare - dopo la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha condannato l'Italia per le norme sul lavoro per i disabili - e' quello di abolire l'articolo 9 della legge 138/11 (la cosiddetta manovra di ferragosto targata Tremonti-Sacconi) che prevedeva la sterilizzazione delle norme previste dalla legge 68/99 sul collocamento per i disabili e riproponeva il rischio dei reparti 'confino'". Lo afferma il segretario confederale, Serena Sorrentino, in merito a quanto stabilito oggi da una sentenza dalla Corte europea.

"Cio' che e' accaduto nella crisi- prosegue la dirigente sindacale- e' che le aziende potendo derogare le compensazioni territoriali e non avendo piu' vincoli stringenti sull'attuazione delle previsioni sul collocamento hanno penalizzato i lavoratori disabili". La sentenza di oggi, osserva, "interviene sulla 'mancata imposizione a tutti i datori di lavoro dell'adozione di provvedimenti pratici ed efficaci a favore di tutti i disabili: non avendo stabilito questo obbligo, l'Italia e' venuta meno ai propri impegni derivanti dal diritto dell'Unione'. Ripristinare congruamente il fondo per l'inclusione dei lavoratori disabili, abolire l'articolo 9 della manovra dell'agosto del 2011 e investire nella formazione dei lavoratori piu' fragili sono la risposta da dare a questa sentenza- conclude Sorrentino- che ci chiede di ripristinare dignita' nel lavoro dei soggetti piu' fragili". (DIRE)

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