30 luglio 2016 ore: 11:29
Economia

Lavoratori stranieri. Infortuni in calo, aumentano quelli mortali

Circa 92 mila le denunce di infortuni ai danni di cittadini stranieri raccolte nel 2015 contro le 95 mila del 2014. E’ quanto emerge dal sesto rapporto “I migranti nel mercato del lavoro in Italia” del ministero del Lavoro. Preoccupano le denunce con esito mortale: +32% rispetto all’anno precedente, ma i dati non sono ancora consolidati
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- ROMA – Diminuiscono gli infortuni tra gli stranieri lavoratori in Italia nel 2015, ma aumentano le denunce d’infortunio con esito mortale.  È quanto evidenzia la sesta edizione del Rapporto “I migranti nel mercato del lavoro in Italia” pubblicato dalla direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, realizzato in collaborazione con la direzione generale dei Sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica e della comunicazione, l’Inps, l’lnail, Unioncamere, e il coordinamento di Italia Lavoro.  

I dati infortunistici dei lavoratori stranieri del 2015 riportati nello studio evidenziano una diminuzione del 3,2 per cento: si è passati infatti da circa 95 mila denunce del periodo gennaio-dicembre 2014 alle 92 mila dello stesso periodo del 2015. In particolare un calo del 2,6 per cento per i non comunitari e del 4,7 per cento, per quelli comunitari. Un dato in linea il trend nazionale che ha visto una generale diminuzione delle denunce di infortunio pari al 3,9 per cento rispetto all’anno precedente. 

Per quanto riguarda le denunce con esito mortale, però, si registra un notevole incremento tra gli stranieri, in linea con l’aumento generale che secondo l’Inail è comunque destinato a ridimensionarsi con il consolidamento dei dati raccolti. “Sono 182 le denunce con esito mortale pervenute all’Inail nel 2015 (dati ancora provvisori e non consolidati – data di rilevazione 31.12.2015) – spiega il rapporto - con un incremento del 32 per cento circa rispetto all’anno precedente”. Un incremento più alto di quello generale (anche questo provvisorio) registrato nel 2015 con 1.172 casi e un 16,2 per cento in più rispetto all’anno precedente. 

Se dovesse essere confermato, quindi, il dato sugli esiti mortali è in netta controtendenza rispetto agli anni precedenti. Il rapporto, infatti, propone anche i dati definitivi e consolidati del 2013 e 2014. Anni in cui per le denunce con esito mortale di lavoratori stranieri pervenute all’Istituto si è registrata una riduzione del 16,3 per cento da 190 a 159 casi. In particolare per i lavoratori non comunitari si è registrato una consistente diminuzione del 23,8 per cento (da 126 a 96 casi). 

Gli infortuni ai danni degli stranieri, così, nel 2015 hanno rappresentato il 14,5 per cento di quelli in complesso (632.665) e il 15,5 per cento dei mortali (1.172). “Dei 91.749 casi riguardanti i lavoratori stranieri  - spiega il rapporto -, il 73,2 per cento ha interessato i nativi dei paesi extra-Ue e il rimanente 26,8 per cento quelli dei paesi Ue, mentre per i casi mortali si è registrata una quota rispettivamente del 63,2 per cento e del 36,8 per cento”. Focalizzando infine l’attenzione sulle gestioni assicurative Inail per l’anno 2015, la quasi totalità degli infortuni ai danni di stranieri ha interessato la gestione Industria e servizi (circa l’88 per cento per i soli lavoratori stranieri e oltre il 77 per cento per il totale lavoratori), seguita dall’Agricoltura (5,7 per cento).

 

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