Lavoro, Acli: “Creare una nuova cultura della prevenzione”
ROMA - “Occorre strutturare in modo organico e costante il coinvolgimento di tutta la rete di soggetti possibili per la diffusione costante dei principi della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di raggiungere una maggior consapevolezza, sia tra i datori di lavoro che tra i lavoratori: la sicurezza di tutti è responsabilità di ognuno”
“Da quanto rileviamo dagli sportelli territoriali del Patronato Acli, - aggiunge Ricotti - i numeri reali sono più alti a causa delle mancate segnalazioni. L’assenza delle denunce e segnalazioni diventano una mancata tutela dei diritti. Lo ribadiamo: la tutela della salute nell’ambito del lavoro è un diritto che va esercitato senza alcuna remora”
La proposta del patronato va nella direzione di “creare una nuova cultura della prevenzione, che deve accompagnare le aziende in un percorso virtuoso anche con incentivi economici in particolar modo verso quelle imprese che investono in sicurezza. L’investimento nel processo di sicurezza significa anche maggiore produttività aziendale, mentre il fenomeno degli infortuni e delle malattie sul lavoro sono un costo diretto e indiretto per tutta la società e di ostacolo alla crescita del Pil”.
In occasione della Giornata mondiale, le Acli lanciano un‘azione diffusa di sensibilizzazione verso la cultura della cura sul lavoro, promuovendo dialoghi fra le diverse sedi, nei luoghi del lavoro, nei canali social, raccontando e condividendo i buoni comportamenti e anche le cattive abitudini e le azioni da abbandonare. E poi diffondendo la cultura della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso campagne specifiche di informazione e svolgendo presso gli sportelli tutti i servizi di assistenza per la tutela dei lavoratori necessari per ottenere ciò che spetta loro di diritto.