2 dicembre 2016 ore: 17:46
Economia

Lavoro, Assindatcolf: ecco la guida per regolarizzare le colf

Domestici e lavoro nero: in Italia secondo le stime del Rapporto Censis-Assindatcolf si contano circa 1 milione tra colf, badanti e baby sitter irregolari. Cosa prevede il contratto collettivo di categoria, quali step seguire per superare que...
Colf, domestica, lavori domestici

Roma - Domestici e lavoro nero: in Italia secondo le stime del Rapporto Censis-Assindatcolf si contano circa 1 milione tra colf, badanti e baby sitter irregolari. Cosa prevede il contratto collettivo di categoria, quali step seguire per superare questa condizione e quali gli errori piu' frequenti da evitare? Dall'Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico ecco una breve guida a disposizione delle famiglie che in casa si avvalgono di un aiuto.

"La strada dell'assunzione- dichiara Assindatcolf- non dovrebbe essere considerata come una delle tante opzioni possibili ma la regola da seguire sempre. Tuttavia, i numeri dimostrano come la realta' sia molto distante dalla pratica e questo anche a causa di iter complessi da seguire. Per questo motivo- prosegue- come associazione che rappresenta le famiglie abbiamo deciso di dare un contributo nella direzione della semplificazione: cosa fare per regolarizzare una colf, una badante o una baby sitter? Ecco alcuni passaggi per non sbagliare".

Si parte dalla scrittura della lettera di assunzione "che non deve essere registrata ma solo scambiata tra le parti. L'unico adempimento per il datore- continua l'associazione- e' quello di comunicare all'Inps l'assunzione nelle 24 ore che precedono l'inizio dell'attivita' stessa. Se si tratta di un convivente bisognera' anche avvertire il commissariato di pubblica sicurezza della zona entro le 48 ore dall'inizio dell'ospitalita'. Quanto ai documenti- prosegue- indispensabili sono il codice fiscale del lavoratore, un documento di identita' valido ed in caso di un domestico extracomunitario, il permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di attivita' lavorativa". E ancora, nella lettera di assunzione dovranno essere indicate alcune specifiche: la data di inizio del rapporto di lavoro, la durata del periodo di prova (che decorre dal primo giorno di lavoro e mediamente dura 8 giorni), l'esistenza o meno della convivenza, la durata dell'orario e la sua distribuzione, il giorno di riposo e naturalmente la retribuzione pattuita lorda oraria o mensile.

"Infine- conclude Assindatcolf- le famiglie che si apprestano ad assumere un collaboratore domestico devono sapere che il cosiddetto voucher non e' da considerarsi un sostituto del regolare contratto: con i buoni lavoro si possono infatti retribuire solo le prestazioni occasionali, non il lavoro programmato, sia pure a ore. Il rischio vertenze e' assolutamente concreto".

(DIRE)

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