21 settembre 2016 ore: 12:41
Disabilità

Lavoro, ecco "Omo": app e tutorial per l'inclusione dei disabili

Il 29 settembre la presentazione del progetto europeo “On my own... at work”, avviato nel settembre 2014 con lo scopo di promuovere l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità intellettiva, con tirocini mirati nel settore alberghiero e della ristorazione. Nel consorzio gestore, anche Aipd
Due persone con sindrome di down

ROMA – Si chiama “Omo” e sta per “On my own”, perché lo scopo è creare l'autonomia, puntando sull'inserimento lavorativo. E' il progetto europeo, avviato nel settembre 2014, con lo scopo di promuovere l'inclusione lavorativa delle persona con disabilità intellettiva, attraverso tirocini mirati nel settore alberghiero e della ristorazione. Portato avanti da un consorzio gestore di cui fa parte anche Aipd, il progetto sarà presentato ufficialmente giovedì 29 settembre a Roma, presso Porta Futuro (via L. Galvani 108).

Nell'occasione, saranno inaugurati i due strumenti che, nell'ambito dell'iniziativa, sono stati prodotti: il primo è una app rivolta ai tirocinanti, disponibile su smart phone o tablet, che ha la funzione di ricordare compiti, strumenti e modalità di azione relativi alla mansione da svolgere. Il secondo è costituito da una serie di video tutorial che illustrano esempi di una corretta relazione tra il tirocinante con disabilità intellettiva e i suoi colleghi di lavoro ee a questi ultimi è rivolto. 

“Gli alberghi e i ristoranti – spiega Aipd - saranno invitati ad aderire a una rete europea di aziende del settore che considerano la diversità presente all’interno del loro personale come una potenziale fonte di vantaggio competitivo”. All’evento di lancio verranno presentati la app e i video tutorial e saranno presenti i principali protagonisti del progetto Omo: le persone con sindrome di Down che hanno già svolto dei tirocini nel settore alberghiero nella precedente fase del progetto, i direttori ed il personale degli hotel coinvolti nel progetto, i rappresentanti del progetto, le associazioni locali di famiglie e persone con sindrome di Down, gli enti di formazione.

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