26 settembre 2023 ore: 14:10
Economia

Lavoro, Inapp: “Italia tra le ultime in Europa per la spesa in politiche attive”

Viene speso solo lo 0,22% del Pil, circa un terzo della media europea, e con un calo del 39% dal 2008 al 2020. In Spagna si spende 5 volte più che in Italia
Contratti, calcolatrice, lavoro

ROMA - Italia tra le ultime in Europa per la spesa in politiche attive del lavoro con un percentuale di spesa pari allo 0,22% del Pil, contro una media europea dello 0,61%: circa un terzo. Per avere un’idea, la Spagna (uno dei Paesi che destina la maggiore spesa) si attesta all’1,03% del Pil, quasi cinque volte l’Italia. Nel corso degli anni il nostro Paese ha sempre più depotenziato l’investimento in queste misure, tanto che dal 2008 al 2020 il saldo negativo è stato del -39%. Un dato, tra l’altro, attenuato dall’aumento di investimenti effettuato all’inizio della crisi pandemica (+ 8% dal 2019 al 2020), come del resto fatto in quasi in tutti i Paesi europei. 

È quanto è emerso oggi nel corso della giornata di studio “Le politiche attive del lavoro e il ruolo dei servizi per l’impiego” organizzata a Benevento dall’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) in collaborazione con l'Università degli Studi del Sannio e la Provincia di Benevento. I dati, che analizzano l’andamento della spesa per le politiche nel mercato del lavoro a cavallo delle due grandi crisi del 2008 e del 2020, sono stati elaborati dall’Inapp facendo riferimento alla classificazione delle politiche del mercato del lavoro realizzata da Eurostat.  

“Le politiche del lavoro in Italia registrano una grande debolezza soprattutto nell’area delle politiche cosiddette attive – ha affermato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp –.  Un raffronto con gli altri paesi europei circa la spesa destinata alle politiche del lavoro mostra uno scarto notevole a vantaggio delle politiche “passive”: il 2,6% del Pil in Italia contro una media europea del 2%; mentre per le politiche “attive” si spende in Italia lo 0,22% del Pil contro una media europea dello 0,61%. Ma la debolezza delle politiche attive si manifesta soprattutto nei servizi per il lavoro. Questi, oltre a risentire della esiguità dei finanziamenti, registrano grandi limiti sul piano dell’efficienza e sul piano dell’efficacia”. 

A ben vedere, la percentuale di spesa dell’Italia per il complesso delle politiche del mercato del lavoro appare in linea con la media dell’Unione Europe (2,83% del Pil contro il 2,86%), anzi tra il 2019 e il 2020 ha registrato un incremento maggiore (86% rispetto al 73% medio degli altri paesi dell’Unione Europea). Ma più che l’ammontare complessivo della spesa è proprio la distribuzione di tali risorse che rende peculiare il nostro sistema. Basti pensare che la spesa per i “Servizi” (la terza voce che insieme alle politiche attive e a quelle passive compone la classificazione elaborata da Eurostat in cui sono declinate le politiche complessive del mercato del lavoro) è quasi impercettibile nel nostro Paese: anche in questo caso è tra le più basse in Europa con solo lo 0,26 per mille del Pil, contro una media europea del 2 per mille. 

“L’aumento delle risorse investite non è però sufficiente – ha concluso Fadda – perché i servizi per l’impiego assolvano al compito di favorire efficacemente l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. A questo scopo è necessario individuare e rimuovere le altre cause che minano la funzionalità dei servizi. In particolare bisogna considerare (e metterne a fuoco le peculiarità per le regioni del Mezzogiorno) tre aspetti: la chiarezza sulle funzioni che i Centri per l’impiego devono svolgere nelle dinamiche dei mercati del lavoro locali; le dotazioni tecnologiche e l’efficienza organizzativa dei Centri, l’adeguamento delle competenze degli operatori dei Centri. Tutti i responsabili delle politiche e gli attori operanti nel mercato del lavoro sono chiamati a formare una rete integrata di collaborazione nel quadro di un sistema organico di politiche del lavoro”.  

 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news