29 febbraio 2024 ore: 14:45
Famiglia

Lazio, non più solo l’Isee per l’accesso alle prestazioni sociali: introdotto il “fattore famiglia”

Il Consiglio regionale ha iniziato la discussione sulla legge che introduce il "fattore famiglia", uno strumento integrativo per l'accesso alle prestazioni sociali ed ai servizi che può essere applicato dai comuni su presentazione di domanda individuale, in conformità alle modalità ed ai criteri stabiliti dalla Giunta Regionale con apposito regolamento regionale

Non più solo l'Isee per l'accesso alle prestazioni sociali e ai servizi nel Lazio. Il Consiglio regionale ha iniziato la discussione sulla legge che introduce il "fattore famiglia", uno "strumento integrativo- recita la proposta- per l'accesso alle prestazioni sociali ed ai servizi" che "può essere applicato dai comuni su presentazione di domanda individuale, in conformità alle modalità ed ai criteri stabiliti dalla Giunta Regionale con apposito regolamento regionale" che sarà emanato entro 3 mesi dall'approvazione della legge.

"Il Fattore Famiglia consente alla regione di migliorare l'equità familiare dei propri interventi, ispirandosi al principio di 'equità orizzontale' - ha spiegato la consigliera di FdI, Maria Chiara Iannarelli, tra le presentatrici della proposta - individuando e premiando con migliore precisione e giustizia le famiglie con maggiori carichi familiari, segnando un vero e proprio salto culturale nel sistema di valutazione della capacità contributiva dei cittadini invocato in Italia anche dalle maggiori associazioni familiari, per realizzare uno strumento fiscale che renda giustizia alle famiglie e ai cittadini".

In particolare questo fattore aggiuntivo "permette di stimare la retta/il contributo personalizzato di ogni singolo nucleo familiare, eliminando i classici sistemi a scaglioni a favore, per questo motivo, di una maggiore equità - ha detto la consigliera di FdI, Laura Corrotti, altra presentatrice della proposta - verificare ex-ante i budget di spesa per il rispetto dei vincoli di bilancio; effettuare la verifica dei mezzi (mini-riccometro/redditometro), individuando possibili autodichiarazioni non veritiere; comunicare direttamente con il cittadino (via e-mail o sistemi di messaggistica istantanea), relativamente all'esito della procedura; costituire, nel corso degli anni, un'importantissima base-dati sulle fasce 'fragili' della popolazione".

Sotto l'aspetto operativo, il "Fattore Famiglia" interviene successivamente all'applicazione dell'ISEE nazionale, "migliorandone gli effetti, sulla base di scale di equivalenza più articolate in grado di cogliere in modo più preciso le molteplici dimensioni del bisogno - ha aggiunto Corrotti - Nello specifico: incrementa i pesi dei figli, che non sono considerati come dei componenti generici e, per essi, considera anche la fascia di età di appartenenza; tiene in maggiore considerazione il peso della presenza di disabilità, valutando anche il grado della stessa; considera maggiormente il caso di un genitore solo, madre/padre con i figli; considera il caso di perdita di reddito derivante da problemi di lavoro; riconosce maggiore peso alla persona che vive da sola (per esempio, al costo della vita più elevato dei padri separati); considera la presenza di figli gemelli".

Tra i soggetti privilegiati da questa novità anche i genitori studenti e quelli di studenti, elementi di priorità per "l'anzianità di residenza in Regione Lazio, a parità di altri fattori, per la presenza di persone anziane, non autosufficienti e di disabili, per le madri in accertato stato di gravidanza, in coerenza con gli ambiti e i servizi ai quali il fattore famiglia viene applicato". Per accedere al Fattore Famiglia bisognerà essere "in regola con il pagamento delle imposte regionali e comunali e, nel caso di genitori separati, al pagamento del contributo per il mantenimento dei figli disposto dal provvedimento dell'Autorità giudiziaria". Sono invece esclusi dalla possibilità di accesso allo strumento coloro che "occupino o abbiano occupato abusivamente negli ultimi cinque anni appartamenti/terreni pubblici o privati; che non abbiano ottemperato all'obbligo scolastico dei minori". Inizialmente il Fattore Famiglia potrà essere sperimentato per due anni nel settore delle tariffe del trasporto scolastico o nelle rette dei centri estivi ricreativi. Per finanziare la legge la Regione ha stanziato 50mila euro per il 2024, 100 mila per il 2025 e 150 mila per il 2026. (DIRE)
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