13 giugno 2011 ore: 11:43
Non profit

Lazio, volontariato in sanità: le associazioni a Sanit

Dall'assistenza domiciliare, ai gruppi di mutuo auto aiuto, dal disagio mentale, alla disabilità e alla malattia cronica: Cesv e Spes al Forum internazionale della salute. Focus sull'accoglienza dei migranti
ROMA - Centri di servizio per il volontariato del Lazio Cesv e Spes saranno presenti, insieme alle associazioni, all'ottava edizione di Sanit, il Forum internazionale della salute, un evento che si inquadra nell’anno dedicato al volontariato. “Un'occasione importante per far emergere il lavoro promosso dal volontariato in ambito socio-sanitario: - commentano - dalla tutela del diritto alla salute alla sensibilizzazione, dall'assistenza alla prevenzione. Basta pensare al volontariato in ospedale, alla donazione degli organi, alla raccolta sangue, all'assistenza domiciliare, ai gruppi di mutuo auto aiuto, al disagio mentale, alla disabilità e alla malattia cronica, agli hospice e alle residenze sanitarie. Ma anche al ruolo di co-protagonismo con le istituzioni pubbliche nelle scelte di programmazione politica. Molte le associazioni presenti alla manifestazione per informare sulle attività realizzate, ma soprattutto per facilitare l'incontro e lo scambio di esperienze con i cittadini e con tutti coloro che operano nel campo della sanità pubblica.

Tre gli appuntamenti previsti. Il 15 giugno alle ore 11  la conferenza stampa di presentazione del progetto "Accoglienza delle differenze e specificità culturali e religiose nelle strutture sanitarie" (Sala 4 primo piano del Palazzo dei Congressi). Il progetto è stato elaborato dalla Asl Roma E in collaborazione con diverse associazioni  e con il supporto dei centri di servizio, uniti nel Laboratorio per l'accoglienza delle specificità culturali e religiose. “Il progetto nasce - sottolineano - dalla necessità di rendere gli interventi relativi alla malattia più attenti ai contenuti psicologici, culturali, spirituali e religiosi del paziente e dei suoi familiari, rappresenta un tema sempre più sentito e attuale nel dibattito nazionale soprattutto  per la presenza di un numero in continua crescita di cittadini e di famiglie migranti nella società italiana”. “La presenza di milioni di migranti su tutto il territorio nazionale, agisce, nel settore sanitario come in tutti gli altri della società italiana, da cartina di tornasole che verifica nei fatti la volontà o meno dei soggetti pubblici di promuovere e proteggere il benessere non solo fisico dei cittadini, di costruire le condizioni per l'uguaglianza di opportunità, di assumersi le responsabilità del rispetto dei diritti umani per tutti e i dei doveri di accoglienza e solidarietà per i migranti”. Con l’occasione sarà presentato l'opuscolo "Rispetto delle differenze culturali e religiose dei pazienti e degli operatori: raccomandazioni pratiche da parte delle comunità religiose", realizzato per essere diffuso tra operatori sanitari, pazienti e familiari. Nella mattinata verrà anche lanciato il progetto formativo sull'accoglienza rivolto ai volontari che operando in sanità. Sempre il 15 il Rete Malattie Rare, convegno a cura della Rete malattie rare "Storie comuni di malattie rare. Perché è urgente l'integrazione socio-sanitaria", mentre venerdì 17 dalle ore 10.00 alle 18.00 appuntamento con l’Unasam per il convegno su "Iinvestire in salute mentale comunitaria".

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