2 ottobre 2020 ore: 13:33
Non profit

Le organizzazioni temono un calo delle raccolte fondi: l'impatto del covid

Nel rapporto "Noi doniamo - Edizione 2020" anche l'indagine campionaria sulle raccolte fondi del non profit: focus specifico sull'impatto dell'emergenza Covid. Il 97% vuole ripristinare le proprie attività originarie e il 23% ha già avviato o completato la normalizzazione. Non esplode  la raccolta fondi online

MILANO - La preoccupazione delle organizzazioni italiane sulle entrate del non profit pone interrogativi sulla sostenibilità: a tracciare un quadro in controluce è il Rapporto "Noi doniamo - Edizione 2020" dell’Istituto Italiano della Donazione, presentato oggi venerdì 2 ottobre, che contiene anche una ricerca fondamentale per capire l'andamento recente e attuale del terzo settore: la consueta indagine campionaria sulle raccolte fondi del non profit. Relativa ai bilanci 2019 e giunta alla diciottesima edizione, è stata arricchita con un focus specifico dedicato all'impatto dell'emergenza Covid, creando una serie "storica" con la precedente indagine svolta in aprile scorso.  

Più della metà del campione indagato (52%) esprime una previsione di calo delle raccolte fondi per il futuro, il 33% un aumento e un 15% una stabilità. “Col passare dei mesi – spiegano gli osservatori - il colpo è stato in parte attutito dalle organizzazioni non profit: inizialmente il 77% degli enti lamentava un decremento nella propria raccolta e il 34% dichiarava di aver perso più del 50% dei proventi. Con il secondo monitoraggio le Onp in calo sono il 62% e “solo” il 20% rientra nella fetta più colpita. Raddoppia, inoltre, la quota delle ONP che dichiarano provenire dall’emergenza un miglioramento della raccolta fondi: l’11% di marzo diventa il 22% in agosto”. 

In non profit però reagisce con forza: il 97% dei rispondenti all’indagine ha intenzione di ripristinare le proprie attività originarie e il 23% ha già avviato o completato la normalizzazione. Il 41%, tuttavia, non è ancora in grado di programmare tempi e modalità della ripresa definitiva. Nonostante l’amplissima maggioranza intenda dunque tornare alle prassi pre-emergenziali, è alta la quota di coloro (52%) che ritengono di mantenere, in futuro, alcune delle novità introdotte forzatamente in questo periodo. Moltissimi, in particolare, continueranno a operare almeno parzialmente da remoto, sia nei confronti dei beneficiari che del proprio staff volontario e non. 

La raccolta fondi. Nel 2019 è salito dal 35% al 42% il numero delle organizzazioni non profit che afferma di aver aumentato le proprie entrate complessive, ma sale anche dal 30% al 38% quello delle realtà che hanno visto una diminuzione. A calare non è la generosità dei cittadini (sostanzialmente stabile per una realtà su due e in crescita per il 30% di loro), ma soprattutto i contributi da parte di fondazioni erogative e aziende. In particolare, le donazioni da aziende sono calate nel 2019 per il 38% delle onp (erano in calo solo nel 16% dei casi nel 2018), anche se crescono alti tipi di sostegno dalle imprese: forniture gratuite o scontate di beni e servizi e progetti di volontariato aziendale sperimentato già nel 27% del campione.   

Dai bandi alle iniziative in piazza.Nel 2019 l'accesso ai bandi è stato il principale strumento di raccolta fondi (il più utilizzato dal 19% delle onp), ma anche gli eventi continuano a rivestire un'importanza fondamentale (per il 13% è il mezzo più utilizzato) dietro alle iniziative di piazza (14%) e accanto al direct mailing (sempre 13%). Non esplode invece la raccolta fondi online, stabile per il 75% delle ONP, mentre le preoccupazioni rispetto al futuro arrivano dalla assenza di strategie innovative (35%), la concorrenza (33%), la scarsità di nuovi donatori (20%).    

Noi doniamo 2020 - Slide



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