21 maggio 2015 ore: 15:14
Immigrazione

Le proposte del Movimento degli Africani: “La Fortezza Europea apra le sue porte”

Un piano per chiedere all’Unione Europea e al governo italiano di cambiare le politiche sull’immigrazione. Il presidente Outtara: “Siamo stanchi di vedere i nostri fratelli morire”. “Vogliamo che siano aperti corridoi umanitari e che vengano adottate leggi che aiutino l’integrazione”
Europa

ROMA - Aprire corridoi umanitari, cambiare il regolamento di Dublino III e abolire la Bossi-Fini. Sono le proposte presentate oggi alla sala stampa della Camera dei Deputati a Roma dal Movimento degli Africani e dai deputati Khalid Chaouki, Erasmo Palazzotto e Mario Marazziti. “Noi africani residenti in Italia siamo stanchi di vedere i nostri fratelli morire ogni giorno per le politiche adottate della Fortezza Europea”, ha detto Gaoussou Outtara, presidente del Movimento. “L’Italia non ha saputo ascoltare le parole di Papa Francesco pronunciate due anni fa a Lampedusa e ora la situazione è degenerata. Abbiamo perso il senso della solidarietà: solo attraverso la fraternità si capisce che i migranti sono una ricchezza, un dono”.

Il primo punto del piano proposto riguarda l’apertura di corridoi umanitari: “Vogliamo gridare la nostra indignazione verso chi specula, per motivi elettorali, su questa tragedia diffondendo vere e proprie menzogne come quella che mette sullo stesso piano il profugo e il clandestino”, afferma Outtara. “La buona volontà non basta di fronte all’incapacità del governo italiano di ottenere dai partener europei la revisione del regolamento di Dublino III e il ripristino per Triton delle stesse regole di salvataggio che aveva Mare Nostrum”.

Una volta che i migranti arrivano in Italia, secondo il Movimento degli Africani, vanno accolti in modo adeguato: “La condizione dei rifugiati è al di sotto degli standard accettabili. Bisogna chiudere i Cie e i Cara e potenziare la rete Sprar. Queste persone saranno i nuovi italiani e devono sentirsi partecipi dei destini di quella che adesso è la loro patria”. Per questo il Movimento chiede di approvare lo ius soli: “Il diritto di cittadinanza deve essere garantito per nascita. Inoltre, gli immigrati extracomunitari devono avere la possibilità di votare alle elezioni amministrative”.

Ad impedire l’integrazione è innanzitutto la legge Bossi-Fini che, secondo il deputato del Pd Khalid Chaouki, “considera l’immigrato solo come una macchina da lavoro da sfruttare finché è utile. Ci sono disoccupati scivolati nella irregolarità anche se vivono da anni in Italia. Alcuni finiscono rinchiusi nei Cie”. Per Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, “chi dice che bisogna fermare il fenomeno migratorio è solo un populista. Bisogna aprire una Mare Nostrum europea per salvare vite umane. L’Europa si deve assumere la responsabilità di queste morti”. Palazzotto chiede anche la sospensione del trattato di Dublino: “Le persone devono circolare liberamente su tutto il continente europeo. E’ loro diritto scegliere in quale Paese chiedere asilo. L’origine dei flussi è legata a conflitti che i nostri Governi hanno contribuito a creare. Nessuna soluzione militare è possibile, occorre agire a livello politico. Anche se occupassimo la Libia, questa flussi troverebbero altre strade. In questo Paese ci sono dei veri e propri lager dove si tengono prigionieri i migranti e l’Europa resta a guardare.”

Secondo Mario Marazziti, presidente del Comitato permanente sui diritti umani, “dobbiamo introdurre l’arrivo legale in Europa e accogliere le domande nei Paesi di transito. Ma è importante lavorare anche sulla comunicazione: le persone devono capire che non possiamo rimandare i rifugiati in Libia nelle mani di criminali”. Il 23 maggio il Movimento degli Africani ha organizzato a piazza Vittorio a Roma una mobilitazione per chiedere all’Unione Europea di aprire le frontiere. 

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