25 luglio 2014 ore: 11:37
Non profit

Le sale della vecchia stazione diventano una boutique per tutti

Ha un’utenza di 50 mila persone l’iniziativa "Vestistazione" a Meina, per la raccolta e distribuzione di vestiario usato nata nello scalo vicino al lago Maggiore. In una sala contigua c’è il deposito del banco alimentare e al piano di sopra la sede di Emergency
Stazioni impresenziate2. Coordinatrice di Vestistazione

COMO - Da sala d’attesa di seconda classe a “boutique” di abiti - ma anche borse e accessori - di ogni taglia e colore, da distribuire a chiunque abbia desiderio di un nuovo capo d’abbiagliamento senza avere la possibilità di acquistarlo. Dall’ottobre 2013 nella stazione di Meina, sulla linea Milano-Domodossola, sulla sponda piemontese del lago Maggiore (provincia di Verbania-Ossola), ha preso il via il il progetto “Vestistazione” per la raccolta, esposizione e distribuzione di vestiario usato ma in buono stato, a favore di persone in difficoltà, o semplicemente di coloro che vogliano rinnovare il proprio guardaroba scambiando capi di abbigliamento. Il progetto è nato per iniziativa delle mamme dell’Associazione Genitori Scuole di Meina che si scambiavano vestiti dei bambini che crescevano e hanno pensato di ampliare questa attività spontanea per aiutare le persone in difficoltà. Così il sindaco Paolo Cumbo, figlio dell’ex capostazione di Meina, che in quello scalo è nato, ha richiesto alla Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) la concessione in comodato d’uso dell’ex sala d’attesa, oggi inutilizzata, per potervi realizzare il magazzino.

Il Sindaco di Meina Paolo Cumbo e i volontari de “La Compagnia di Solidarietà”

Grazie alla disponibilità del locale della stazione, due sabati al mese per due ore la mattina, oppure su appuntamento, il “Vestistazione” è aperto per chi vuole prendere, portare o scambiare abiti. “C’è anche una bacheca offro-cerco, in cui si indicano merci da regalare o cercare quando sono particolarmente ingombranti, come materassi”, spiega Anna Lorenzi, moglie dell’ultimo capostazione della stazione, che abita al piano superiore ed è diventata responsabile dell’iniziativa. “Ci sono tanti immigrati, ma anche italiani che hanno bisogno”, spiega. “Il bacino di utenza si allarga a una decina di paesi circostanti tra cui si è sparsa la voce”, afferma, “circa 50.000 persone”.

Dal 2009 ha sede nel fabbricato viaggiatori della stazione di Meina anche il Banco Alimentare della “La Compagnia di Solidarietà” Onlus che ha realizzato il suo magazzino nell’ex deposito bagagli dello scalo. L’associazione, in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, vi raccoglie generi alimentari, donati dai cittadini o da aziende, che ogni 15 giorni vengono impacchettati (ciascun pacco 22-23 Kg) e distribuiti dagli oltre 30 volontari a 110 famiglie in difficoltà (4-500 persone). “La Compagnia di Solidarietà opera nella consegna del cibo ma soprattutto nell’ascolto e nel supporto alle famiglie in difficoltà che vengono periodicamente visitate”, spiega Simone Cristina, volontario dell’associazione: “Le consegne dei volontari avvengono famiglia per famiglia e questo ci permette di avere un rapporto diretto con le persone per verificare l’effettivo bisogno ma soprattutto per valutare e intervenire su altre necessità, come ad esempio quella di compilare un curriculum nella ricerca di un lavoro”.
Anche l’associazione locale degli Alpini e la locale Protezione Civile hanno sede al piano terra vi sono gli uffici di Pro Loco, associazione “gli Amici del Lago” e dell comitato locale di Emergency. (Ludovica Jona)

Questo articolo fa parte di un viaggio nella penisola attraverso 12 stazioni “impresenziate”, i cui locali - lasciati liberi dal personale ferroviario - sono stati concessi dalle Ferrovie dello Stato Italiane a diverse associazioni non profit. Il reportage fa parte di uno studio sull'impatto delle attività sociali, turistiche e culturali dei progetti avviati nelle stazioni dei treni, realizzato da Redattore sociale, che sarà presentato dalle FS Italiane nei prossimi mesi. Per leggere tutti gli articoli del reportage, cliccare sul tag "Stazioni impresenziate".

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