9 febbraio 2017 ore: 10:16
Disabilità

Le stelle per tutti: i segreti del cielo svelati a ciechi e ipovedenti

Sesta edizione del “Corso di astronomia per ciechi ed ipovedenti”, nell’ambito del progetto nazionale promosso da Apa-lan in collaborazione con l’Unione astrofili italiani e l’Uici. Previsti “star-party” per disabili motori, con l’uso di telescopi adattati che permettono la visione a chi è su sedia a ruote
Progetto Stelle per tutti 1


ROMA - I segreti e le bellezze della volta celeste svelati anche a chi il cielo non può osservarlo con gli occhi. E’ questo l’obiettivo che si propone il progetto nazionale “Le stelle per tutti”, promosso dall’Associazione pontina di astronomia (Apa-lan) in collaborazione con l’Unione astrofili italiani (Uai) e con il contributo del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, oltre che con la collaborazione dell’Unione dei ciechi e degli ipovedenti. La prima iniziativa di questo progetto di più ampio respiro è stato il “corso residenziale di astronomia per ciechi ed ipovedenti”: un corso che da sei anni Apa-lan organizza con successo. Otto i partecipanti, arrivati a Latina da ogni parte d’Italia carichi di entusiasmo e curiosità. “Se le persone non vedenti oggi hanno accesso a tutta la letteratura astronomica cartacea o digitale – spiegano gli organizzatori -, purtroppo per loro l’astronomia così trattata non è altro che un percorso ad ostacoli. In effetti in ogni libro, video o conferenza su questi argomenti c’è un continuo rimandare a immagini, grafici e modelli che non vengono descritti in un modo a loro accessibile”. Da qui “la necessità di abbattere le barriere che precludono l’accesso a questa meravigliosa scienza”. Per questo da sei anni Apa-lan organizza il corso, e per questo fornisce “pillole di astronomia per ciechi e ipovedenti, nelle quali si spiegano i vari fenomeni celesti con un linguaggio a loro dedicato”.

Progetto Stelle per tutti 1

Osservare con le mani. Il gruppo formato da otto persone (Ada Nardin, Cátia Lima, Linda Salvel, Franca Bernardi, Federica Carbonin, Claudio Manzini, Fabio Falcier, Giovanni Loscialpo) si è rivelato ottimale in quanto ad efficacia didattica: “Se è possibile parlare e far lezione ad una platea pressoché infinita di vedenti, così non è per i ciechi – spiegano dall’Apa-lan, i quali hanno bisogno di poter osservare i vari strumenti didattici con le mani uno per volta. L’associazione ha quindi realizzato più copie degli strumenti impiegati, per permettere l’osservazione a più partecipanti contemporaneamente. “Il corso si identifica completamente con gli strumenti didattici – spiegano -, ideati e realizzati interamente dal vicepresidente di Apa-lan, Andrea Miccoli: senza di essi non sarebbe possibile nulla del genere. Tale strumentazione, unica quindi nel suo genere, permette di comprendere alcuni complicati fenomeni astronomici che si verificano nelle quattro dimensioni e che non possono venir spiegati a parole”. Si parte da oggetti molto semplici come la riproduzione delle dimensioni dei pianeti del sistema solare in scala per passare a strumenti molto più complessi, anche motorizzati, come la sfera celeste.  Oltre alle cinque lezioni, si sono svolte anche tre conferenze, su big bang e nucleosintesi stellare, sulle onde gravitazionali e sulla ricerca di vita nelle lune ghiacciate del sistema solare. Qui il video di una parte del corso.

Progetto Stelle per tutti 2

Ora si prevede di replicare l’iniziativa in altre sedi, ma anche di realizzare “star-party della solidarietà” per i disabili motori che sono su sedia a ruote, nelle piazze dei vari comuni italiani o presso i vari osservatori e planetari abbattendo da questi le barriere architettoniche. “L’Apa-lan è apripista anche in queste attività – spiegano gli ideatori, che ora grazie al progetto nazionale “Le stelle per tutti” vedono il loro lavoro messo in rete -: infatti, utilizziamo già da anni modifiche ai telescopi per permettere la visione all’oculare anche a chi si trova in carrozzina”. L’impegno dell’Apa-lan nel sociale ha allargato le possibilità di accesso all’astronomia a tutti, “con attività  - dice l’organizzazione - per ora uniche in Italia e Europa”: attività fino ad oggi conosciute e fruite solo da pochi, che però si punta, da qui in poi, a diffondere. Grazie anche al coinvolgimento dell’Uai, l’impegno è di rendere l’astronomia accessibile su tutto il territorio nazionale. (ep)

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