28 dicembre 2016 ore: 15:23
Non profit

Le tre grandi sfide per il volontariato nel 2017, "anno decisivo"

La riforma del terzo settore, il servizio civile universale e l'alternanza scuola lavoro: per Ivan Nissoli, presidente del Ciessevi di Milano, "il nuovo anno sarà decisivo". Il protagonismo dei giovani, a cui bisogna fare "proposte serie e di qualità"
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MILANO - La riforma del terzo settore, il servizio civile universale e l'alternanza scuola lavoro: sono le tre grandi sfide per il mondo dell'associazionismo nel 2017. Ne è convinto Ivan Nissoli, presidente del Ciessevi di Milano, l'ente che fornisce consulenza e formazione alle oltre 2.700 organizzazioni di volontariato della Città metropolitana. "Il nuovo anno sarà decisivo, perché stiamo aspettando i decreti di attuazione della Riforma del terzo settore, approvata nel 2016. Speriamo che il nuovo governo abbia la forza e il tempo per farli. Dopo tanta attesa, tanti dibattiti e confronti, si deve passare ai fatti".

Ma la riforma del terzo settore si interseca con due altre importanti temi che possono riguardare da vicino le associazioni e le cooperative sociali. "In primo luogo il servizio civile universale -sottolinea Nissoli-. Sono stati stanziati circa 200 milioni di euro che potrebbero dare a quasi 50 mila l'opportunità di fare un'esperienza importante di servizio al Paese e alle persone in difficoltà. Dobbiamo essere preparati e offrire reali occasioni di crescita per questi giovani. Non è vero che sono tutti bamboccioni. Se incontrano proposte serie e di qualità non si tirano indietro".

La terza sfida è rappresentata dall'alternanza scuola-lavoro. "Tutti gli studenti nel triennio delle scuole superiori devono fare esperienze di lavoro -ragiona il presidente del Ciessevi di Milano-. Io penso che anche il terzo settore abbia molto da offrire. Innanzitutto da un punto di vista strettamente lavorativo: basti pensare a quante sono le nostre realtà che operano nel sociale con grande competenza. Ma anche dal punto di vista umano: stare per un certo periodo di tempo a contatto con situazioni di povertà o sofferenza aiuta a crescere". 

"Il 2016 è stato un anno caratterizzato da una grande mobilitazione del volontariato e in particolare dei giovani - ricorda Ivan Nissoli -. Sono stati protagonisti durante il Giubileo, per l'emergenza terremoto e, soprattutto a Milano, per il fenomeno dei profughi. Migliaia di persone che singolarmente o con le associazioni, hanno voluto dare il proprio contributo, mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità". (dp)   

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