6 agosto 2015 ore: 14:22
Disabilità

Legge autismo, una “prima pietra giuridica è stata posta”

Il sottosegretario Faraone commenta l’approvazione della legge. “Un importante traguardo, ma ancora tanto è quello che possiamo fare per creare sinergia tra scuola, servizi sanitari, assistenza sociale e società. Non vogliamo che la scuola rappresenti l’unico luogo sicuro in cui i ragazzi autistici si sentano inclusi”
Autismo, bambino solo in un prato

ROMA – “Le luci accese sull’autismo non sono solo quelle blu scelte dall’Onu per il 2 aprile, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. Da oggi per la prima volta l’Italia ha una legge che tutela la qualità della vita dei ragazzi autistici e delle loro famiglie”: così Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, commenta l’approvazione della legge sull’autismo. “Un importante traguardo e anche una soddisfazione personale, dal momento che io stesso da parlamentare ho presentato una proposta di legge su questo tema – scrive sulla sua pagina Facebook - Una ulteriore soddisfazione, quest’anno, dopo la nascita della Fondazione italiana per l’autismo che, su proposta delle associazioni, ho l’onore di presiedere. Un importante primo passo al quale stanno seguendo e seguiranno altri per far sì che si guardi all’autismo non più e non solo dal punto di vista del disturbo ma da quello della persona”. 

Nodo cruciale della normativa sull’autismo e i relativi servizi è rappresentato dalle Linee guida, che “verranno aggiornate ogni tre anni – scrive Faraone - Nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, verranno inserite le prestazioni di diagnosi precoce e di cura dell’autismo. Più ricerca per conoscere a fondo il disturbo. Sono queste le principali novità introdotte da questa legge, un tassello fondamentale del più grande mosaico di quello che stiamo facendo per migliorare la qualità della vita di chi soffre di questo disturbo. Per bambini, adolescenti e adulti. Ed è una ripetizione voluta – precisa Faraone – perché l’inclusione nella società deve essere garantita a ogni età. Nella scuola è già così ma ancora molto possiamo fare”. 

Per quanto riguarda la scuola, “siamo all’avanguardia – afferma Faraone -, abbiamo cancellato da tempo le classi ghetto. Ma vogliamo migliorare ancora di più il sistema. Grazie alla delega prevista nella legge 107/2015, ?#‎labuonascuola, prevediamo percorsi più specializzati per i nuovi insegnanti di sostegno e la formazione in servizio obbligatoria (alla quale abbiamo destinato in generale 40 milioni di euro, riservando un’attenzione particolare alla formazione a sostegno della disabilità) per tutto il personale scolastico: il sostegno si fa alla classe non al ragazzo disabile. Vogliamo che un ragazzo autistico sia seguito quanto più possibile dallo stesso insegnante per garantire continuità educativa ed evitare che ogni volta si debba ricominciare da capo. E grazie agli insegnanti in più assunti con #labuonascuola potremo avere dei veri e propri pool a sostegno di chi ha bisogno: un milione di euro dei fondi della legge 440 sono destinati ai Centri territoriali di supporto nei quali potranno operare insegnanti del cosiddetto potenziamento distaccati e dedicati alle disabilità. Nella stessa logica un altro milione di euro, proveniente dalla stessa legge, sarà riservato al progetto sperimentale ‘Sportello per l’autismo’ che verrà esteso dalle 13 scuole che lo hanno attivato già a tutto il territorio nazionale”. 

Tanta quindi la soddisfazione, ma “ancora tanto è quello che possiamo fare per creare sinergia tra scuola, servizi sanitari, assistenza sociale e società. Non vogliamo che la scuola rappresenti l’unico luogo sicuro in cui i ragazzi autistici si sentano inclusi. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per far sì che chiunque, nel nostro Paese, possa vivere la propria condizione e la propria specificità in maniera libera. Senza sentirsi un peso, senza sentirsi estraneo – conclude Faraone - Oggi una prima pietra ‘giuridica’ è stata posta. Tante altre ne seguiranno. Andiamo avanti”.

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