Legge di stabilità, dai tagli ai bonus ecco tutte le misure sul sociale
ROMA – Stabilizzazione dei fondi di natura sociale (politiche sociali, non autosufficienza, richiedenti asilo e rifugiati, minori non accompagnati) con cifre però più contenute rispetto al passato, più detrazioni fiscali per le donazioni alle onlus, bonus bebé e interventi a favore della famiglia, cinque per mille finalmente stabilizzato con l’eliminazione sostanziale del tetto che finora l’aveva sempre concretamente reso più piccolo. La legge di stabilità 2015, la prima del governo Renzi, taglia il traguardo della firma del Capo dello Stato e arriva alla Camera per l’avvio dell’iter parlamentare. Fra le disposizioni più prettamente di carattere sociale, ci sono anche la semplice conferma della social card ordinaria, un nuovo stanziamento (modesto) per la riforma del terzo settore, il contrasto esplicito alla ludopatia, un taglio dei finanziamenti ai progetti per l’inclusione e contro la dispersione scolastica e il bullismo nelle scuole e una modifica della tassazione per gli enti non commerciali che peserà soprattutto sui Centri di servizio per il volontariato. Queste le norme nel dettaglio.
Fondo politiche sociali
La novità comune più evidente è quella della stabilizzazione dei fondi: non si prevede il finanziamento solo per l’anno 2015, ma per questo e per tutti quelli successivi. Le cifre però non entusiasmano affatto. Il Fondo nazionale per le politiche sociali (legge 328/2000) è incrementato, a decorrere dal 2015, di 300 milioni di euro: di questi, però, una quota fino ad un massimo di 100 milioni sarà destinata (in sede di riparto alle regioni, dopo intesa con le stesse) “al rilancio di un piano di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio educativi per la prima infanzia finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi di servizio, nelle more della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni”. Lo scorso anno il Fondo aveva una dotazione di circa 317 milioni.
Fondo non autosufficienze
Va pure peggio al Fondo per le non autosufficienze (legge 296/2006) il cui stanziamento “è incrementato di euro 250 milioni a decorrere dall’anno 2015”. Si tratta di cento milioni netti in meno rispetto allo scorso anno, quando in totale arrivava a 350 milioni. Permane, anche in questa legge di stabilità, l’ormai abituale inciso che precisa che nei fondi stanziati sono “inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laternale amiotrofica”.
Fondi asilo e minori stranieri non accompagnati
E’ di 187,5 milioni annui (a decorrere dal 2015) lo stanziamento per il fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (dl 416/89) per assicurare “l’ampliamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”(è il sistema Sprar), mentre il fondo per i minori stranieri non accompagnati riceve a partire dal 2015 un incremento di 12,5 milioni di euro (che vanno ad aggiungersi ai 20 già previsti). C’è una novità anche procedurale su questo versante, perchè viene superata la differenza di intervento, finora esistente, fra minori stranieri e minori richiedenti asilo: ora anche la gestione dei minori stranieri non accompagnati è appannaggio del ministero dell’Interno. L’incremento di 12,5 milioni annui è giudicato dalle regioni “non sufficiente rispetto al trend dei flussi odierni”.
Bonus bebè e fondo famiglia
Per il bonus bebé si stanziano 202 milioni: il contributo sarà di 80 euro al mese (960 euro su base annua) e andrà ai nuovi nati o adottati a partire dal 1° gennaio 2015: durerà tre anni e potranno averlo i genitori che non superano una soglia di reddito di 90 mila euro. Per altri interventi a favore della famiglia vengono stanziati 298 milioni di euro: i dettagli saranno definiti da un decreto successivo. Modifica al testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/86): le detrazioni fiscali (al 26%) saranno riconosciute a chi effettua donazioni a favore delle onlus per importi non più solo fino a 2065 euro ma fino a 30 mila euro (equiparazione totale con la normativa prevista per le erogazioni liberali ai partiti).
Social card
In tema di lotta alla povertà la previsione è di 250 milioni di euro per il finanziamento della social card, quella ordinaria (dl 112/2008) ideata da Tremonti che prevede 40 euro al mese: è lo stesso importo dello scorso anno, quando però erano stati previsti finanziamenti aggiuntivi per le sperimentazioni della “nuova social card” in corso. Anche in questo caso, però, c’è la piccola nota positiva della stabilizzazione del fondo: i 250 milioni ci saranno ogni anno “a decorrere dal 2015”.
5 per mille e riforma del terzo settore
Stabilizzato anche il cinque per mille (dl 40/2010) con la previsione di un’autorizzazione di spesa pari a 500 milioni di euro a decorrere dal 2015: e le somme non utilizzate entro il 31 dicembre di ogni anno potranno essere usate in quello successivo. Per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2015, di 140 milioni di euro per l’anno 2016 e di 190 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017. Nel testo anche un contributo per gli indennizzi ai soggetti danneggiati da emotrasfusioni: stanziati 100 milioni di euro per l’anno 2015, 200 milioni per il 2016, 289 milioni per il 2017 e 146 milioni per il 2018.
Fondo contro la ludopatia
Nasce un nuovo capitolo di spesa, quello relativo al contrasto della ludopatia: la somma è ricavata “nell’ambito delle risorse del servizio sanitario nazionale” ed è pari, annualmente, a 50 milioni di euro. La dicitura esatta della destinazione è la “cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo”: sono previste norme specifiche per la verifica dell’effettiva destinazione delle risorse e delle relative attività assistenziali. Importante, perché impatterà su moltissime misure, la previsione di inserire nel calcolo del nuovo Isee (che viene utilizzato per la richiesta di moltissime misure a carattere sociale) il “valore medio di giacenza annuo di depositi e conti correnti bancari e postali” delle famiglie: un elemento di cui molto si era discusso per ricercare una maggiore equità e corrispondenza del parametro all’effettiva condizione economica della famiglia.
Fondazioni bancarie più tassate
Colpiti gli enti non commerciali, che vedono raddoppiare dal 4% all’8% la ritenuta d’acconto operata dalle banche sui trasferimenti a loro destinati; un particolare che ha già suscitato allarme per le conseguenze che ciò porterà sulle disponibilità delle fondazioni di origine bancaria, che in grandissima parte sono rivolte proprio al finanziamento di attività di terzo settore.
Altri tagli
Tagli – e parliamo di scuola - anche al Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi”, che finanzia fra gli altri interventi destinati all’integrazione dei disabili e al contrasto di bullismo e dispersione scolastica: ci saranno 30 milioni in meno a disposizione ogni anno a partire dal 2015. A proposito di tagli, nel testo di legge si prevede inoltre che il ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale agisca per rinegoziare gli accordi sui contributi volontari e obbligatori destinati alle organizzazioni internazionali di cui l’Italia è parte: il risparmio dovrà essere di oltre 25 milioni nel 2015 e di circa otto milioni e mezzo a decorrere dal 2016.
Fra le tante altre misure a carattere più generale sollevano grande preoccupazione i tagli sostanziosi previsti ai bilanci delle regioni e di province e comuni (siamo su una cifra complessiva nell’ordine dei 6 miliardi di euro): si temono infatti contrazioni nell’impegno degli enti locali nel sociale.
La buona scuola
La legge stanzia un miliardo nel 2015 e tre miliardi a partire dal 2016 per la realizzazione del piano “La buona scuola” (destinati anzitutto all’assunzione dei docenti), rende stabile il bonus Irpef di 80 euro, prevede la possibilità di chiedere il Tfr in busta paga, destina 2 miliardi di euro annui al ministero del Lavoro e Politiche sociali per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e per varie altre voci fra le quali la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Alle scuole non statali 200 milioni di euro, mentre 850 milioni l’anno per il 2015 e 2016 sono stanziati per le missioni di pace all’estero.
Ricerca
Fra le misure per la crescita, infine, oltre al taglio dell’Irap, alla conferma dei bonus per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, viene riconosciuto un credito di imposta a tutte le imprese “indipendentemente dalla forma giuridica” per attività di ricerca e sviluppo: sarà pari al 25% delle maggiori spese sostenute negli anni 2015-2019 rispetto alla media di quelle sostenute nel periodo 2012-2014. (ska)