15 giugno 2011 ore: 14:46
Immigrazione

Legge e osservatorio: le richieste del Forum siciliano per l’immigrazione

Incontro con l’assessore Piraino. L'obiettivo: rimettere la Sicilia al centro del Mediterraneo per la cooperazione, gli scambi, la pace. Il forum è costituito da 40 tra associazioni, enti e ordini professionali
PALERMO – Superare l’emergenza, istituire la Consulta per l’integrazione degli immigrati e programmare l’integrazione grazie anche ad una legge regionale che rimetta la Sicilia al centro del Mediterraneo per la cooperazione, gli scambi, la pace in uno scenario in grande evoluzione. Sono queste le richieste che il Forum delle associazioni per l'immigrazione a Palermo ha formulato all’assessore regionale Pietro Piraino.
Oltre 40, tra associazioni, enti, ordini professionali, che lavorano nel campo dell’immigrazione a Palermo, hanno aderito al Forum su invito dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi e del Comitato Uisp di Palermo. Promotori del Forum delle Associazioni per l'Immigrazione a Palermo, sono stati il consigliere comunale del Pd Rosario Filoramo e il referente dell'Istituto Regionale Fernando Santi, Pippo Cipriani.
Lo scopo del Forum, costituitosi a fine aprile, è quello di dare nuove risposte alla richiesta di integrazione, cooperazione e cittadinanza alla luce dei flussi migratori che vive la Sicilia. Il Forum vuole essere un organismo aperto a tutti al fine di incidere nella programmazione e degli accordi di programma a cui la regione, le province e i comuni lavorano.
 
“La legge regionale dovrà contenere gli indirizzi regionali di una politica che tutela i rifugiati, i richiedenti asilo, promuovere politiche di programmazione per l’accoglienza e l’integrazione, l’istituzione di un albo dei mediatori culturali, indicazioni per il diritto all’abitazione, al lavoro, all’istruzione, anche universitaria, alla formazione professionale, alla promozione di attività autonome e imprenditoriali, l’accesso ai servizi socio-sanitari e assistenziali, adeguate politiche abitative e politiche alla partecipazione alla vita pubblica negli enti locali (province, comuni) e in ultimo – dice Pippo Cipriani coordinatore nazionale dell’Istituto Italiano Fernando Santi – la costituzione della Consulta regionale per gli immigrati. Occorre un nuovo corso per la costruzione di politiche che diano risposte concrete ad una regione ritornata prepotentemente al centro del Mediterraneo a seguito della nuova emergenza”.

“Bisogna lavorare su un nuovo terreno culturale fondato sulla piena valorizzazione degli immigrati, sfatando paure, pregiudizi e stereotipi che non portano a nulla. È giusto che a Palermo il tema delle nuove cittadinanze sia un tema fondante per la città del domani che sappia affrontare il percorso dell’integrazione non in maniera emergenziale ma in modo da valorizzare al meglio l’apporto delle nuove culture per la società palermitana – dice Rosario Filoramo, Consigliere Comunale di Palermo e rappresentante della Uisp -. Oltre la metà dei frequentatori del nostro centro sono cittadini stranieri e ogni giorno ci confrontiamo con il bisogno di accompagnare loro e le famiglie nel percorso di una piena cittadinanza”.
 
L’assessore Piraino si è mostrato disponibile alle richieste evidenziando come tali organismi siano il volto migliore della solidarietà e della condivisione di un percorso che ha visto spesso l’associazionismo e i cittadini molto più avanti degli stessi governi nazionali e regionali.
“Questo lavoro prezioso deve essere un elemento di riferimento nella costruzione delle politiche per l’immigrazione e bisogna ascoltare i suggerimenti e le proposte di chi conosce profondamente questa problematica – ha detto, in occasione dell’incontro avvenuto venerdì scorso -. Lavoreremo ad una proposta di legge sui migranti che capovolge l’impostazione di una politica diretta ad affrontare più il problema dell’immigrazione che non le risorse che questa rappresenta”.

“Vogliamo affrontare il tema sul piano dei diritti civili, di partecipazione dei cittadini immigrati a tutti i livelli della vita economica, politica , amministrativa – ha aggiunto -. Le società sicure sono quelle accoglienti, inclusive, dove le sacche di emarginazione sono combattute quotidianamente con strumenti intelligenti e coordinati. Terremo conto nella proposta di legge di ciò che ci viene suggerito per combattere anche pregiudizi perché vogliamo fare della Sicilia un laboratorio che dia un segnale al resto del Paese”. Inoltre è stato preso l’impegno di istituire, con un apposito decreto, un osservatorio per l’immigrazione che parte proprio dall’esperienza del Forum per migliorare tutta la gestione degli interventi all’interno del territorio.
 
Tra le realtà aderenti al Forum ci sono Onip (Osservatorio nazionale italiano di Psicologia), Iesp (Istituto europeo di studi psicologici), associazione Extra, Umip (Unione mediatori interculturali professionisti), Ciss, associazione No Colors scs onlus del Consorzio Comunità Nuova, Uisp, Istituto Fernando Santi, Laura Purpura responsabile tavolo tematico immigrazione legge 328 del comune, associazione Dra Al-Hikmma, Arci sicilia, il centro Santa Chiara. (set)
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