Lgbt, a Bologna un San Valentino tra Piazzate d’Amore e partita allo stadio

BOLOGNA - Una serie di flashmob lungo tutto lo Stivale per chiedere gli stessi diritti per tutti gli amori: si chiamano Piazzate d’Amore (www.facebook.com/piazzatedamore), e sono convocate sabato 14 febbraio, giorno di San Valentino, in oltre 30 città italiane. Un movimento di persone omosessuali, eterosessuali e bisessuali, protagonista in tutta Italia di una speciale festa degli innamorati. Bologna ne ospiterà addirittura 2: in Piazza Verdi alle 11, organizzata dagli studenti universitari, e in Piazza Maggiore alle 13.30: “Per la prima volta, la comunità Lgbt scenderà in piazza senza bandiere – spiega Vincenzo Branà, presidente del Circolo Arcigay Il Cassero –. Saremo tutti dietro a un simbolo, un cuore e un uguale, per unire i valori dell’amore e dell’uguaglianza, per rivendicare l’applicazione dell’articolo 3 della Costituzione. In piazza scenderanno gli amori nella loro estrema diversità, per chiedere che siano tutti uguali davanti alla legge”.  ?#‎LoStessoSi è l’hashtag che sui social media sta caratterizzando questa mobilitazione.

Proprio oggi in Senato sarà discusso il testo sulle unioni civili: “La Cassazione continua a dire che è necessario riconoscere quel diritto, ma il governo non sembra troppo convinto. Il problema è che a riguardo non c’è discussione. Ed è anche per questo, per questa situazione surreale, che la proposta del Bologna FC ci ha ancora più piacevolmente sorpreso”. Di cosa si tratta? In occasione della partita di serie B Bologna – Ternana (in calendario sabato 14 alle ore 15), la società sportiva ha chiesto di andare allo stadio con chi si ama: “Ogni abbonato avrà diritto all’acquisto di un biglietto per la sua/o partner, allo speciale prezzo di 1 euro, nello stesso suo settore. Aspettiamo tutte le coppie al Dall’Ara: il giorno di San Valentino vieni allo stadio con chi ami”, recita il comunicato del Bfc. “Abbiamo chiesto alla società di coppie parlasse. Ci ha risposto: ‘Tutte’, con estrema naturalezza. Capite che significa? Che una società calcistica, che non per forza doveva esprimersi circa il riconoscimento delle coppie omosessuali, ha scelto di dire a tutti: l’amore è amore”. Il Cassero, W il Calcio, Bogasport, Bugs Bologna Sport, Indie Pride hanno accolto con estrema gioia l’idea del Bologna, pronti a partecipare “alla bellissima festa rossoblù. Questo significa che la società ha metabolizzato la realtà molto prima della politica”.

La prima apertura del Bologna su questi temi risale all’anno scorso. Dopo una serie di episodi di razzismo, la società diede la possibilità al Cassero di esporre uno striscione con scritto ‘Il calcio è di tutt*’: “L’asterisco è un codice specifico, e il Bologna ci garantì un posto in cui la comunità Lgbt poteva parlare con il proprio linguaggio. – ricorda Branà –. Aprì una porta importantissima, dando un messaggio di speranza, dimostrando una voglia pioneristica di normalizzare un pensiero che troppo spesso, ancora oggi, viene vissuto come trasgressivo. Hanno portato le persone Lgbt su uno stesso livello: le persone omosessuali allo stadio ci vanno già, ora sono anche riconosciute a tutti gli effetti. E in moltissimi mi hanno già chiesto dove possono comprare i biglietti”. (Ambra Notari)