Libri per i non vedenti, il Trattato di Marrakech entra in vigore il 30 settembre
- ROMA - Con la ratifica da parte del Canada avvenuta giovedì 30 giugno 2016, il Trattato di Marrakech può finalmente entrare in vigore. Era necessaria la ratifica da parte di almeno venti Paesi per rendere operativo questo trattato che renderà possibile il libero scambio internazionale non commerciale di materiale librario protetto dal diritto d’autore, in modo che possa essere utilizzato in formati accessibili, quali Braille e audio. Oltre che per ciechi e ipovedenti il trattato avrà effetti positivi anche per le persone dislessiche o con altre difficoltà di lettura.
“Questo è un altro giorno storico per il nostro movimento - commenta Arnt Holte, presidente della WBU, Unione mondiale dei ciechi -. Una grande vittoria che faciliterà l’accesso ai libri per le persone non vedenti e ipovedenti. Il Trattato entrerà in vigore tra tre mesi, il 30 settembre e aiuterà milioni di persone non vedenti e ipovedenti le quali avranno un accesso più libero e facilitato alla letteratura e ai materiali didattici, per una integrazione sociale sempre maggiore”.
“Come abbiamo avuto modo di illustrare durante la conferenza ‘Leggere: un diritto di tutti - accesso all’informazione e alla cultura per le persone con disabilità e Trattato di Marrakech’, che abbiamo organizzato insieme alla deputata Laura Coccia e con la collaborazione dell’Associazione Italiana Editori lo scorso 20 giugno alla Camera dei Deputati, in Europa solo il 5% dei libri è accessibile ai non vedenti e questo numero si riduce all’1% nei i Paesi in via di sviluppo - dichiara il presidente nazionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Mario Barbuto -. Immaginate che la vostra biblioteca abbia 100 libri e che voi possiate accedere solo a 5 o a 1 di essi: non vi sentireste frustrati? Che cosa significherebbe per la vostra formazione culturale e professionale? Non poter leggere come gli altri è la violazione di un diritto umano fondamentale. Col Trattato di Marrakech avremo una opportunità in più per accedere al sapere, alla cultura, alla conoscenza In una posizione di uguaglianza, cittadini tra i cittadini. Auspichiamo ora – conclude Barbuto - che presto anche l’Italia voglia procedere alla ratifica del trattato, nello spirito dell'impegno assunto con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
La storia del Trattato. Il 27 giugno 2013 a Marrakech, in Marocco, la Conferenza Diplomatica dell'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale ha siglato all’unanimità un trattato “volto ad agevolare l'accesso alle opere pubblicate alle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa”. Il punto centrale di questo trattato è l’articolo che autorizza le organizzazioni e le biblioteche dei ciechi a condividere il proprio patrimonio di libri accessibili con altre comunità che parlano o studiano la stessa lingua in tutto il mondo.
Purtroppo, alcuni stati membri dell’Europa, tra cui l’Italia, vedono bloccato il processo di ratifica, “con una serie di argomentazioni pretestuose”. In realtà, come sostiene l’Unione europea dei ciechi nel video realizzato grazie al sostegno della Open society institute Foundation, “è tutto un problema politico”. Peraltro, la ratifica non comporta nessun aggravio per lo Stato, significa invece il riconoscimento dell’accesso all’informazione e alla cultura come un diritto umano fondamentale.