6 marzo 2015 ore: 14:07
Società

Lombardia, comunità religiose unite contro la legge anti-moschee

Musulmani, cattolici, evangelici e induisti, insieme ad Asgi e Avvocati per niente, presentano un'istanza in chiedono che il governo faccia ricorso alla Corte Costituzionale e che la legge sia sospesa in attesa del giudizio: impedisce di allestire una sala di preghiera per i visitatori di Expo
Christopher Olsson/Contrasto Islam in Italia: moschea di Roma, uomo in preghiera

- MILANO - Legge antimoschee: musulmani, cattolici, evangelici, induisti della Lombardia chiedono al Governo di intervenire con un ricorso alla Corte Costituzionale, che non solo valuti la costituzionalità delle norme varate dal Pirellone, ma che ne preveda anche una sospensione immediata in attesa del giudizio. Oggi i rappresentanti di sette comunità hanno inviato al premier Matteo Renzi un'istanza, in cui spiegano i cinque motivi per cui la legge regionale n.2 del 2015 mina la libertà religiosa, tutelata dalla Costituzione. Ed è un'istanza presentata insieme ad Asgi e Avvocati per niente, due associazioni composte da avvocati e giuristi che in questi anni hanno vinto numerose battaglie nei tribunali contro norme, delibere o circolari emesse da regioni ed enti locali discriminatorie verso stranieri, disabili o altre categorie di persone deboli. E a fianco di musulmani, evengelici e induisti, ci sono anche i cattolici, rappresentati dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Casa della Carità.

Il dibattito intorno alla legge antimoschee da oggi quindi cambia radicalmente e sia avvia verso il ricorso alla Corte costituzionale, con l'aggiunta che se ne chiede anche la sospensione immediata perché "durante la pendenza del giudizio la legge regionale impugnata, se resta in vigore, è suscettibile di produrre notevoli effetti sull’esercizio della libertà religiosa", scrivono gli avvocati e "tutto ciò inoltre non è privo di riflessi internazionali sia per i rapporti di alcune confessioni religiose con altri Stati, sia per il contestuale svolgimento nel 2015 a Milano dell’Esposizione universale. Con la normativa impugnata in vigore infatti sarebbe del tutto impossibile l’edificazione o la mera adibizione a luoghi di culto di spazi necessari per fornire un servizio essenziale ai milioni di visitatori dell’EXPO 2015".

Nell'istanza, avvocati e comunità religiose sottolineano che la legge regionale "si limita a fare un utilizzo pretestuoso e strumentale dello strumento legislativo in materia urbanistica con il chiaro e dichiarato intento di introdurre forti limitazioni al diritto della libertà di religione e di culto, che peraltro nulla hanno a che fare con la pianificazione del territorio. Il legislatore lombardo ha utilizzato in modo improprio la disciplina urbanistica per conseguire un fine che è palesemente in contrasto con la pianificazione di un corretto ed ordinato dispiegamento della libertà religiosa nonché con il principio pluralistico di affermazione e di garanzia dei diritti fondamentali della persona esercitati in forma singola o associata e in forma privata o pubblica (artt. 2, 17, 18, 19 Cost.)".

In particolare la legge regionale è incostituzionale in cinque punti: fa una differenza di trattamento tra confessioni religiosi (in particolare tra quella cattolica e le altre), sottomette la "pratica di culto a procedimenti amministrativi discriminatori ed immotivatamente aggravati", dà ai Comuni il potere di sindacare sulla natura religiosa delle associazioni, obbliga che i luoghi di culto siano distanti tra loro e "subordina la libertà di culto a generiche motivazioni attinenti alla sicurezza pubblica in palese contrasto con la Costituzione e con i consolidati indirizzi della Corte Costituzionale".

Le associazioni che hanno presentato l'istanza sono: Asgi, Avvocati per niente, Coordinamento delle associazioni Islamiche di Milano Monza-Brianza (Caim), Casa della Carità – Angelo Abriani, Conferenza Evangelica Nazionale (Coen), Presidenza nazionale Unione Induista Milano Dharma Seva, Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Samgha, Associazione Cheikh Ahmadou Bamba (Brescia) Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, Comunità di Sant’Egidio Milano. (dp)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news