Lotta alla povertà, Giovannini: "Il Def promuova lo sviluppo sostenibile"
ROMA - "Bisogna che il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (Def) da approvarsi oggi in Consiglio die Ministri, citi questi temi": nel suo intervento durante il convegno "Le nuove sfide per uno sviluppo sostenibile: una nuova partnership globale per sradicare la povertà entro il 2030?" organizzato da Actionaid questa mattina, l'ex ministro del lavoro Enrico Giovannini ora a capo del gruppo di ricerca dell'Onu "Data revolution for sustainable development" ha chiesto al Governo di dare "un segnale di discontinuità con politiche di sviluppo sostenibile".
"Il piano nazionale di riforme con il Def, sono strumenti cruciali per definire le nostre strategie per il prossimo anno", ha affermato Giovannini. Sottolineando come "6 milioni di poveri in Italia - ovvero il 10 della popolazione" con un alto tasso di abbandono scolastico e di disoccupazione, siano "inaccettabili".
"L'80 per cento dei fondi in ricerca e sviluppo europei sono in sviluppo sostenibile – ha detto Giovannini -, seguire stesso approccio anche in Itala è fondamentale". Per l'ex ministro, di fronte alla "stagnazione secolare nei paesi sviluppati", è necessario "re-ingegnerizzate nostra società". "Oggi l'investimento in infrastrutture rientra negli interventi che possono restare fuori dal patto di stabilità, il capitale umano no", ha evidenziato l'economista". "E' una cosa stupidissima, anche nel Def bisogna dare un segnale". Infine Giovannini ha detto che in Italia "mancano studi sull'impatto delle nuove leggi se non quelli che si fanno durante i lavori parlamentari" mentre in Europa "le nuove leggi vengono disegnate per lo sviluppo sostenibile": "L'Italia dovrebbe adottare lo stesso approccio al suo interno" ha affermato. (lj)