9 febbraio 2022 ore: 10:54
Non profit

Madagascar, dopo il ciclone la raccolta fondi della diocesi di Reggio Emilia

L'obiettivo è dare la possibilità ai missionari di accogliere gli sfollati e ricostruire le strutture rase al suolo o danneggiate dal ciclone Batsirai, che si è abbattuto sull'isola nei giorni scorsi

ROMA - La Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla e Volontari nel Mondo Rtm hanno promosso una raccolta fondi straordinaria per offrire ai missionari la possibilità di accogliere sfollati e ricostruire le strutture rase al suolo o danneggiate dal ciclone Batsirai, che si è abbattuto sul Madagascar nei giorni scorsi. L'appello è contenuto in una nota.

"Sabato 5 febbraio- si legge nel comunicato- il ciclone Batsirai ha colpito il sud-est del Madagascar con venti di oltre 200 chilometri orari e piogge torrenziali. Il passaggio del ciclone, che ha attraversato l'isola da est a ovest, ha danneggiato gravemente abitazioni, capanne, chiese ed edifici in muratura nelle regioni di Manakara, Ampasimanjeva, Mananjary, Nosy Varika e Mahanoro. In seguito, l'intensità di Batsirai è diminuita".

"Il National Office for Risk and Disaster Management del Madagascar- si legge ancora nel comunicato- stima che il ciclone abbia causato circa 50mila sfollati e il World Food Programme (Wfp/Pam) prevede che fino a 150mila persone saranno costrette a lasciare la propria abitazione". Secondo lo stesso ente sarebbero almeno dieci le persone che hanno perso la vita a causa dell'evento meteorologico.

Il ministero degli Affari esteri malgascio, informa la nota, "ha rivolto un appello alla comunità internazionale per sostenere la popolazione e ricostruire le infrastrutture danneggiate. Il 27 gennaio il Governo aveva già dichiarato lo stato di calamità nazionale a seguito della tempesta tropicale Ana che ha duramente colpito la capitale Antananarivo".

La Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla, si spiega nella nota, "ha una presenza missionaria storica in Madagascar e attualmente conta una decina di persone impegnate stabilmente nell'Isola Rossa".

Il ciclone, rendono noto i religiosi, "ha colpito anche alcuni luoghi dove operano i missionari - la parrocchia di Manakara, il Centro Terapeutico di Ambokala (danni ai padiglioni che accolgono i malati mentali), l'ospedale di Ampasimanjeva (divelto il tetto della farmacia e degli alloggi dei dipendenti) - e danneggiato la Casa della Carità di Mananjary. Le scuole sostenute da Rtm nel distretto di Manakara stanno inoltre offrendo in questi giorni riparo a migliaia di sfollati, pur avendo anch'esse subìto alcuni danni alle strutture".

A Manakara, racconta don Luca Fornaciari in una testimonianza citata nella nota, "molte case sono senza tetto, i pali della luce sono caduti quasi tutti e la strada principale della città è interrotta per gli alberi abbattuti dal vento. In chiesa una ventina di persone sono venute a chiederci un riparo. Intanto le ospitiamo nelle case che abbiamo a disposizione". (DIRE)

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