26 agosto 2022 ore: 15:48
Società

Mafie, Palermo si candida a sede dell’Autorità europea antiriciclaggio

La giunta comunale ha dato il via libera, su proposta dell'assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti, alla candidatura del capoluogo siciliano come sede dell'Autorità europea antiriciclaggio. “Palermo, con la sua storia e il suo impegno forte per la legalità nella lotta alla criminalità e al riciclaggio di denaro sporco, è la candidata naturale”

PALERMO - La giunta comunale di Palermo ha dato il via libera, su proposta dell'assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti, alla candidatura del capoluogo siciliano come sede dell'Autorità europea antiriclaggio (Amla - Anti money laudering autorithy) con l'atto di indirizzo finalizzato alla costituzione del comitato promotore.
"Una valida strategia di contrasto del crimine organizzato - dice Forzinetti - deve incidere sulle sue basi economiche e cioè su quella vastissima rete di beni e rapporti economici destinati al mantenimento e all'esercizio dei poteri criminali. La tendenza evolutiva riscontrabile, sin dagli anni '70 del secolo scorso, negli ordinamenti più esposti all'emergenza rappresentata dalle forme di inquinamento dell'economia connesse all'intreccio tra associazioni delittuose e mondo delle imprese, infatti, è stata quella di introdurre forme giuridiche che consentano l'attacco dei patrimoni di origine criminale per sottrarle a ciò che poi ne determina una gestione di potere. Nell'evoluzione della legislazione antiriciclaggio un ruolo centrale ha avuto la città di Palermo, che ha dato i natali a Pio La Torre, caduto per mano mafiosa per essere stato promotore, con determinazione, della legge più invisa alla mafia, la 'Rognoni-La Torre', che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili ai capitali illeciti". L'assessore poi aggiunge: "Palermo, con la sua storia e il suo impegno forte per la legalità nella lotta alla criminalità e al riciclaggio di denaro sporco, è la candidata naturale per essere la sede dell'Autorità europea per l'antiriciclaggio. Falcone, infatti, aveva per primo intuito e compreso che solo la cooperazione internazionale avrebbe potuto consentire di sottrarre risorse alla criminalità organizzata e così sconfiggere le mafie".

Per Forzinetti, "la collocazione di tale organismo europeo a Palermo avrebbe un forte valore simbolico anche per le tante vittime che hanno sacrificato la loro vita nel perseguimento della lotta alla mafia e nell'inseguire i capitali frutto di traffici illeciti. Si tratterebbe di un riconoscimento importante anche per l'Italia - aggiunge -, in particolar modo nell'anno in cui cade il trentennale delle stragi di Capaci e di via D'Amelio. Palermo possiede dunque le competenze e la storia per reclamare il diritto di essere riconosciuta capitale dell'Antiriciclaggio, e nel contempo permettere che le istituzioni europee abbiano sede, con un organismo così importante, al centro del Mediterraneo".
"Rendere Palermo capitale dell'antiriciclaggio sarebbe un fatto storico per la nostra città, l'impegno di questa amministrazione per la legalità e la trasparenza", sottolinea la vice sindaca Carolina Varchi, che poi aggiunge: "Offrire sostegno concreto in materia di antiriciclaggio significa liberare il mercato da influenze negative che ne alterano il corretto andamento".
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