Mafie, recupero beni confiscati: l’Emilia-Romagna raddoppia i fondi
Bologna - L’Emilia-Romagna aumenta i fondi per i progetti di recupero dei beni confiscati alle mafie. Nella finanziaria 2017 della Regione, il budget attuale di 400 mila euro dovrebbe "almeno raddoppiare". Ad annunciarlo e’ l’assessore regionale alla Legalita’, Massimo Mezzetti, questa mattina a Bologna al convegno organizzato dalla Cisl sul tema legalita’ e lavoro. Nel 2015 ammontavano a 696 i beni sequestrati e a 355 quelli confiscati alle mafie in Emilia-Romagna, a cui si aggiungono i 237 beni sottratti ai clan nel 2016, soprattutto grazie al processo Aemilia. La Cisl, in particolare, chiede tra l’altro di accorciare i tempi di assegnazione dei beni confiscati e creare un fondo per le aziende sequestrate. Mezzetti replica ricordando che nel nuovo Testo unico per la legalita’, approvato di recente dalla Regione, e’ prevista la tutela per lavoratori e imprese che erano finiti in mano alla criminalita’ organizzata. Quanto al recupero dei beni confiscati, per i quali la Regione ogni anno finanzia un bando destinato agli enti locali, l’assessore spiega che "il fondo da 400.000 euro dovremmo almeno raddoppiarlo nella nostra finanziaria del 2017". Inoltre, la Regione punta a un protocollo d’intesa con l’Agenzia nazionale per ottenere il via libera all’uso provvisorio di un bene sequestrato (quindi non ancora confiscato in via definitiva), che non richieda investimenti per essere riqualificato, per emergenze sociali come l’accoglienza di senza tetto, sfrattati e profughi. (Dire)