18 maggio 2015 ore: 17:52
Salute

Malattie respiratorie, colpiti 7,5 milioni di italiani

"Le malattie respiratorie croniche colpiscono oltre 7 milioni e mezzo di italiani. Rappresentano la terza causa di morte dopo i tumori e le patologie cardiovascolari e il numero di nuovi casi e' in aumento in tutte le fasce d'eta', dal neonat...

Roma - "Le malattie respiratorie croniche colpiscono oltre 7 milioni e mezzo di italiani. Rappresentano la terza causa di morte dopo i tumori e le patologie cardiovascolari e il numero di nuovi casi e' in aumento in tutte le fasce d'eta', dal neonato all'over 65. Per questo e' necessario aumentare il coordinamento di tutti i medici coinvolti nella lotta contro questi disturbi". Lo affermano, in una nota, congiunta Renato Cutrera, presidente nazionale Simri (Societa' italiana per le malattie respiratorie infantili), e Fausto De Michele, presidente nazionale Aipo (Associazione italiana pneumologi ospedalieri), che "per migliorare l'assistenza medica di tutti i pazienti e favorire la reciproca crescita culturale degli specialisti" hanno firmato un accordo di collaborazione.

"I giovani colpiti da malattie croniche all'apparato respiratorio- sottolinea Cutrera- fino a pochi anni fa non riuscivano a raggiungere l'eta' adulta. Oggi i progressi della tecnologia e la ricerca medico-scientifica hanno aumentato la loro sopravvivenza e aspettativa di vita. Dobbiamo quindi accompagnarli nel passaggio dall'adolescenza alla maggiore eta' e nel cambio dello specialista che si occupa dei loro problemi di salute. Il rischio, infatti, e' che questi ragazzi siano considerati troppo grandi per il pediatra o ancora giovani per il pneumologo dell'adulto. Per questo abbiamo deciso di avviare un cooperazione continua con i colleghi dell'Aipo".

La sigla del protocollo d'intesa, prosegue De Michele, "sancisce la volonta' di collaborazione tra due societa' scientifiche che si occupano di patologie respiratorie in eta' pediatrica ed adulta. Ci sono malattie largamente diffuse e di comune interesse quali l'asma bronchiale e i disturbi respiratori del sonno che si manifestano, seppur con modalita' diverse, nel paziente pediatrico e nell'adulto. Per la stessa broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), sono identificabili talvolta fattori di rischio o condizioni predisponenti, riconoscibili gia' in eta' pediatrica. Il protocollo d'intesa consentira' di realizzare attivita' sinergiche nel campo della formazione e della ricerca rivolte sia al pediatra, che si occupa di malattie dell'apparato respiratorio- conclude- sia allo pneumologo". (DIRE)

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