18 luglio 2018 ore: 18:11
Immigrazione

Mani "sporche di sangue" sotto il Viminale. Protesta contro le morti in mare

Con le mani tinte di rosso, una cinquantina di persone hanno manifestato questo pomeriggio davanti al Viminale in segno di protesta contro le “sempre più disumane” scelte politiche del Governo italiano
Migranti - Presidio Viminale 1

ROMA - Con le mani tinte di rosso, “sporche di sangue”, una cinquantina di persone, tra cittadini e rappresentanti della società civile hanno manifestato questo pomeriggio davanti al Viminale in segno di protesta contro le “sempre più disumane” scelte politiche del Governo italiano per fermare i flussi verso l'Europa. La convocazione dell'iniziativa nonviolenta, che richiama il Duran Adam dei manifestanti turchi in piazza Taksim nel 2013 contro il governo, si è raccolta intorno a un semplice dato di fatto: "Nel 2018 sono morte nel Mediterraneo circa 1500 persone. Oltre 500 lasciate morire solo nell'ultimo mese. Questa è l'unica verità in mezzo a tante menzogne. Non vogliamo essere complici di questa strage di Stato", spiegano i manifestanti. 

Migranti - Presidio Viminale 2

Tra loro Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e deputato di +Europa, Antonella Soldo e Silvja Manzi, presidente e tesoriera del movimento.
"Le immagini diffuse ieri rappresentano solo una delle migliaia di testimonianze dell'orrore che si consuma nel Mediterraneo e in Libia: soccorsi ostacolati, punti d'approdo negati, donne, uomini e bambini tenuti in ostaggio in condizioni di salute precarie o rispediti nei centri di detenzione libici. E sempre più morti in mare – dichiarano - A tutto ciò rispondiamo con un presidio nonviolento e promuovendo, con un ampia rete di organizzazioni, l'iniziativa dei cittadini europei Welcoming Europe per fermare la criminalizzazione dell'aiuto umanitario, creare canali legali e sicuri in Europa e mettere fine alle violazioni e agli abusi alle frontiere. Alla chiusura del fronte nazionalista - a cui sembra essere così devoto il titolare del Viminale - opponiamo uno strumento democratico di cittadinanza europea. Che questo messaggio arrivi forte e diretto con l'immagine delle nostre mani tinte di rosso come il sangue delle migliaia di migranti inghiottiti nel Mediterraneo o torturati nelle carceri libiche". 

Migranti - Presidio Viminale 3

In piazza anche Filippo Miraglia, vicepresidente di Arci, Carlo Stasolla di associazione 21 luglio e Mina Welby: “Qualche hanno fa alla fine di un incontro Salvini è venuto verso di me per darmi un bacio - sottolinea Welby -. Oggi vorrei potergli ridare quel bacio per dirgli che sta sbagliando, non si governano i flussi lasciando morire le persone”. (Ec)

 

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