12 dicembre 2013 ore: 17:07
Disabilità

Mano avanzata ed esoscheletro, la sfida Inail-Iit per migliorare la vita dei disabili

Firmato l’accordo che entro tre anni prevede lo sviluppo dei primi due prodotti, ma non esclude in futuro la progettazione di neuroprotesi. Investiti 12 milioni di euro. Inail: “Finalità sociale rilevante per il recupero degli infortunati”
Agnese Abrusci Inail. Mano robotica

ROMA – Un accordo che prevede nel giro di tre anni lo sviluppo di un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di soggetti paraplegici e di una “mano avanzata”, un arto in grado cioè di interfacciarsi con le avanzate tecnologie per migliorare la vita delle persone mutilate, senza escludere in futuro la realizzazione di neuroprotesi. Quello firmato oggi da Inail e Iit (Istituto italiano di tecnologia) è un protocollo che vede “due eccellenze insieme per dare risposte a problemi urgenti” attraverso un progetto dai risvolti importanti nel campo della sanità, del sociale e della protesica. A sottolinearlo è il presidente dell’Inail Massimo De Felice: “stiamo lavorando assiduamente per integrare nelle funzioni storiche dell’Istituto, quella assicurativa e di prevenzione, le attività di ricerca. Un aspetto a cui l’Inail era già orientato ma che è stato potenziato con l’incorporazione dell’ Ispels –spiega il presidente dell’Istituto - . L’Inail ha un’eccellenza storica nel campo della protesica,  con questo accordo vogliamo integrare l’eccellenza nei contenuti con un’ eccellenza organizzativa. L’obiettivo è mettere insieme una fine archeologia tecnologica e una fine artigianato esecutivo, per assolvere a una finalità sociale rilevante”.

Per Gabriele Galateri, presidente dell’Istituto italiano di teconologia lo sviluppo dei due prodotti avrà delle importanti ricadute anche sul piano economico. “Investiamo insieme circa 12 milioni di euro per sviluppare una collaborazione a scopo sociale e ridare alle persone che hanno subito traumi motori la possibilità di un reinserimento – spiega -. Ci saranno ricadute di valenza sociale sui pazienti disabili, ma anche risvolti economico-industriali. L’obiettivo è dare al nostro paese una leadership nazionale e internazionale in questo tipo di robotica. Saranno prodotti venduti e commercializzati che saranno importanti anche per la bilancia commerciale delpaese”.

“Questo progetto nasce nel 2011 quando con il presidente dell’Iit abbiamo colto le potenzialità del centro di riabilitazione di Volterra – aggiunge il direttore generale dell’Inail Giuseppe Lucibello – La sperimentazione di questo progetto ci  consentirà di aggiungere elementi conoscitivi. E’ una sfida che ha come obiettivo il recupero degli infortunati.  Oggi le disponibilità economiche sono quelle che sono, ma è giusto e necessario per Inail orientare le sue risorse e le sue energie per obiettivi di tipo strategico”.

La mano avanzata e l’esoscheletro sono solo i primi due passi del progetto sinergico tra i due Istituti, spiega Roberto Cigolani, direttore scientifico dell’Iit: “pensiamo che in futuro sarà possibile lavorare su prestazioni aumentate e sistemi intelligenti dedicati a specifici distretti fino ad arrivare alle neuroprotesi, che una sono una grande sfida,  e all’idea di  un robot in ogni casa, una sorta di supertelefonino collegato alla sim che ci può aiutare nella vita quotidiana”. (ec)

 

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