5 luglio 2017 ore: 15:09
Immigrazione

Manzione: "Da Tallinn non aspettiamo risposte definitive, Ue apra gli occhi"

Secondo il sottosegretario all’Interno resta centrale il tema del "porto sicuro". E aggiunge: "La soluzione non è riempire il Mediterraneo di navi che facciano la spola avanti e indietro. Serve una presa di coscienza internazionale”
Europa

ROMA - Le istanze che il governo italiano porterà al vertice di Tallinn sono note. Quanto l’Europa le ascolterà lo vedremo. Probabilmente serviranno nuovi incontri, Tallin non basterà, non verranno prese decisioni definitive”. Lo sottolinea il sottosegretario al ministero dell’Interno Domenico Manzione, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del progetto “Madri ei figli rifugiati”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.

Secondo Manzione resta centrale il tema del “porto sicuro di approdo”. “E’ chiaro che l’immigrazione è un fenomeno strutturale che ci accompagnerà per anni – aggiunge -. Faccio fatica però a pensare che la soluzione sia riempire il Mediterraneo di navi che facciano la spola avanti e indietro da una parte all’altra. Su questo serve una presa di coscienza internazionale. Il primo nemico da combattere è l’indifferenza – continua -. Spero che l’Europa apra gli occhi”.

Per Mario Marazziti (Des) presidente della Commissione Affari sociali il no di Francia e Spagna ad aprire i porti ai migranti “era ampiamente prevedibile”. “Mi aspetto però che Francia, Spagna e Germania comincino a dare risposte sulla ricollocazione di quelli che arrivano – afferma – non condividere il peso significa indebolire le democrazie e quindi l’Europa tutta”. (ec)

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