Mappa dell'intolleranza su twitter: le donne maggiormente colpite
ROMA - Più di un milione i tweet contro le donne, 6mila antisemiti, più di 100 mila quelli omofobi, 154 mila a sfondo razzista e quasi 500 mila contro i disabili. Sono questi i dati della "Mappa dell'intolleranza" presentata oggi nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio. La prima mappa dell'intolleranza è stata promossa da Vox - Osservatorio italiano sui diritti e realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell'Universita' degli studi di Bari Aldo Moro, il Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Processuale dell'Università degli studi di Milano e il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma. Si tratta di una mappa vera e propria in quanto i tweet sono stati geolocalizzati, per poter avere un'indicazione delle zone maggiormente a rischio di intolleranza e odio. I temi analizzati, da gennaio ad agosto 2014, sono stati l'odio razziale, l'omofobia, l'odio contro le donne, contro i disabili e l'antisemitismo, quest'ultimo rilevato da novembre 2014 a metà gennaio 2015.
Rispetto ai termini utilizzati per le offese nei confronti delle cinque categorie studiate, dai dati risulta quasi sempre presente il collegamento con la dimensione corporea e l'atto fisico, nonché il fatto che il termine che identifica, la donna, l'ebreo, l'omosessuale, il disabile, lo straniero viene spesso associato a parolacce che indicano sporcizia e contaminazione. La mappa vuole essere uno strumento utile per prevenire e quindi poter agire avendo a disposizione i dati di un fenomeno violento e discriminatorio.
"Le parole fanno malissimo, questa ricerca fa capire quanto fa male subire parole di odio. Non credo che l'Italia sia un Paese che odia ma che si sia addormentato, è importante accendere i riflettori sul peso delle parole", ha commentato Ivan Scalfarotto, Sottosegretario al Ministero delle riforme e dei rapporti con il Parlamento, intervenuto alla presentazione. I dati dell'indagine voluta da Vox sono utile anche per "promuovere politiche integrate a livello territoriale che tengano conto del riconoscimento dei diritti anche facendoli entrare nelle politiche economiche", ha sottolineato Giovanna Martelli, consigliera del premier per le pari opportunità. (DIRE)