3 agosto 2017 ore: 13:05
Giustizia

Marche, carceri calde e inadeguate: l'appello del garante

"Evitare la marginalizzazione delle Marche nell'ambito degli interventi da mettere in atto per il sistema penitenziario". E' l'appello di Andrea Nobili. Tra le criticità riscontrate: caldo, maggior numero di detenuti con patologie psichiatriche, inadeguatezza degli organici e problemi strutturali

ANCONA - "Evitare la marginalizzazione delle Marche nell'ambito degli interventi da mettere in atto per il sistema penitenziario". E' l'appello lanciato dal Garante dei diritti delle Marche, Andrea Nobili, dopo aver verificato l'aumento delle criticita' in alcuni istituti regionali. In particolare dopo le visite al carcere Montacuto di Ancona e Villa Fastiggi di Pesaro. Tra le criticita' sollevate da Nobili: ondata di caldo, maggior numero di detenuti con patologie psichiatriche, inadeguatezza degli organici e problemi strutturali. Una delle prime risposte e' arrivata dal presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo che ha organizzato un incontro con il Garante. "Come prima cosa assicuriamo il nostro impegno per il rifinanziamento della legge sulle attivita' trattamentali, che hanno un valore specifico sul versante del recupero e della reintegrazione sociale dei detenuti- spiega Mastrovincenzo- sara' poi importante attivare, fin da subito, il pieno coinvolgimento dell'Asur, affinche' sia previsto un aumento del monte ore per gli psicologi che operano nel carcere".

Nel corso dell'incontro e' anche stato stabilito di organizzare, nel prossimo autunno, una giornata di riflessione sullo stato del sistema penitenziario nelle Marche da rendere concreta attraverso la partecipazione di tutti i soggetti che operano attivamente nel carcere. "Non possiamo che registrare con piacere- dice Nobili- il livello di attenzione delle istituzioni nei confronti di una situazione che l'Autorita' di garanzia sta seguendo con particolare attenzione, cercando di fornire risposte alle esigenze piu' diverse, a partire da quella sanitaria che oggi rappresenta probabilmente una delle maggiori criticita'". (DIRE)

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