Maria Antonella non andrà a Milano: per lei una scuola vicino al figlio disabile

Maria Antonella Cosentino

Maria Antonella Cosentino

ROMA - Lo aveva promesso il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone in un post su Facebook: “Maria Antonella non dovrà lasciare il figlio disabile a Licata per andare ad insegnare a Milano”. Oggi, è arrivata la telefonata della dirigente regionale Maria Luisa Altomonte che le ha assicurato che sarà presto trovata una soluzione. Residente a Licata con la sua famiglia, Maria Antonella Cosentino nel 2010 ha ottenuto l’incarico di ruolo all’Istituto Comprensivo Don Orione di Milano: suo figlio Angelo,18 anni, però soffre di una malattia genetica mitocondriale degenerativa, la sindrome di Leigh. - Da cinque anni la donna chiede il trasferimento per stare accanto ad Angelo ma non è mai stata ascoltata. “Occupo il novantesimo posto nella graduatoria provvisoria. Tra pochi giorni devo partire per Milano, per prestare regolarmente servizio, sola con mio figlio e con tutte le enormi difficoltà che ne conseguono. Ho già usufruito di tutti i permessi che mi spettavano, per cui il rientro a scuola quest’anno per me è obbligatorio e in caso contrario, rischio il licenziamento che rappresenterebbe per la mia famiglia la rovina. È facile immaginare le enormi spese che comporta una malattia del genere in famiglia: viaggi continui fuori sede per controlli e visite mediche, per raggiungere i centri di riabilitazione in altre città”, aveva raccontato al giornale online Accènto.

“Chiedo alle istituzioni, ai giornalisti di aiutarmi per mantenere il mio posto di lavoro, dandomi l'opportunità di lavorare nella mia città o quantomeno nelle immediate vicinanze, e poter contemporaneamente dare a mio figlio l’assistenza che gli spetta e di cui ha bisogno per sopravvivere. Ovviamente sarei disposta ad accettare l'assegnazione provvisoria anche in provincia di Caltanissetta, la più vicina dopo Agrigento”. Un appello che sabato è stato accolto dal sottosegretario Faraone: “Il trasferimento non è stato ottenuto per via di quei furbetti della 104 che usufruiscono di uno strumento di civiltà a danno di chi ne ha bisogno sul serio. Come Miur, in collaborazione con l'Ufficio scolastico siciliano, ci siamo mossi immediatamente per risolvere il problema e per far sì che Maria Antonella possa lavorare, con spezzoni di ore o posti disponibili, in scuole vicine al suo comune di residenza. E stare contemporaneamente vicino ad Angelo”, ha scritto in un post su Facebook.

Questa mattina Maria Antonella ha parlato con la dirigente regionale Maria Luisa Altomonte: “Ringrazio il sottosegretario Faraone per la sensibilità dimostrata e l’aiuto che mi sta dando e mi darà. Stamattina la dottoressa Altomonte mi ha confermato che al mio caso sarà data una soluzione in tempi brevi. Spero soltanto di poter assistere il mio Angelo, con l’aiuto di mio marito. Grazie anche a tutte le persone che mi sono state vicine anche attraverso il social network Facebook”, ha dichiarato Maria Antonella.

Il sottosegretario Faraone ha promesso interventi anche per gli altri casi: “Come Maria Antonella, altre insegnanti si trovano in condizioni simili. Insegnanti come Antonina Zammito e Adele Licata Tissi che hanno storie di vita, di fatica, di scelte difficili, dove il diritto al lavoro si scontra con la responsabilità di essere genitori di figli con gravi disabilità”. Per quanto riguarda invece il trasferimento di insegnanti del sud Italia nelle regioni del nord, Faraone ha precisato che riguarderà solo il 15 per cento degli assunti. (Maria Gabriella Lanza)