11 maggio 2016 ore: 16:31
Non profit

Mars, progetto europeo per diventare musicoterapisti nei campi profughi

Un corso di formazione professionale incentrato su interventi musicali rivolto a musicisti, musicoterapisti, operatori sociali e sanitari, educatori. Un’iniziativa per sviluppare strategie d’intervento efficienti e sostenibili a sostegno delle popolazioni rifugiate

BOLOGNA – “Siamo felici che l’Unione europea abbia deciso di appoggiare il nostro lavoro, è una grande soddisfazione”: Deborah Parker, musicista e musicoterapista, direttore in Toscana del programma di community music di Prima Materia, coordinatrice del progetto di cooperazione internazionale “Music and Resilience” che si occupa di sviluppare interventi di musicoterapia nei campi dei rifugiati palestinesi del Libano, annuncia così la scelta dell’Europa di finanziare (attraverso il programma Erasmus Plus) Mars, un progetto pilota per formare figure a sostegno dei rifugiati. 

Mars, Music and Resilience support, è un progetto di formazione professionale incentrato su interventi musicali di stampo psico-sociale ed è rivolto a musicisti, musicoterapisti, operatori sociali e sanitari, educatori e risponde al bisogno di sviluppare strategie d’intervento efficienti e sostenibili a sostegno delle popolazioni in fuga dai loro Paesi d’origine per motivi politici o sociali, in Europa o altrove. 

La spinta per lo sbarco europeo di questo progetto arriva, come detto, dall’associazione Prima Materia di Deborah Parker, da 10 anni al fianco del popolo palestinese attraverso lo sviluppo di risorse musicali psico-sociali nell’educazione non-formale, nella formazione vocazionale e nella musicoterapia clinica. E il nome Mars cita proprio “Music and Resilience”, il progetto di musicoterapia partito nel 2011 nei campi profughi palestinesi in Libano

In Europa, Mars mira a incrementare la conoscenza e la consapevolezza dei bisogni socio-culturali dei rifugiati e a promuovere una strategia di formazione di operatori musicali competenti e in grado di promuovere e sostenere una crescita sana, equilibrata e resiliente in queste comunità. Il progetto si svilupperà in fasi successive: analisi specifica dei bisogni e dalla definizione del profilo professionale; formazione dei docenti; implementazione del corso pilota, che avverrà attraverso un sito web e un seminario residenziale intensivo seguito da un corso online della durata di circa un anno. È previsto un tirocinio in contesti specifici affini agli obiettivi del corso e una costante supervisione da parte dei docenti. I 18 studenti del corso pilota, gratuito, riceveranno una certificazione riconosciuta a livello europeo.  

“I risultati del progetto saranno diffusi su scala europea e mondiale, le risorse prodotte saranno accessibili attraverso un Centro di Risorse Online che raccoglierà i materiali dei corsi, gli output specifici e i risultati della formazione, andando a costituire un network globale di libero accesso su questi argomenti”, annuncia Parker.  

Mars è coordinato dall’International Music Council di Parigi e coinvolge altri 3 partner europei oltre a Prima Materia e alla ong palestinese Beit Atfal Assomoud con base a Beirut, che quest’anno celebra 40 anni di cura, sostegno e tutela della popolazione palestinese rifugiata in Libano. “Il partenariato di Mars – conclude – è composto da organizzazioni altamente competenti nel campo musicale sia in contesto clinico sia educativo e comunitario, già attive nella promozione dell’accessibilità alla musica come strumento di educazione e benessere personale e sociale”. 

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